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Sede del Governo e della Presidenza delle Repubblica: la Casa Rosada è uno dei più emblematici e rappresentativi edifici storici di Buenos Aires e, come si evince dal nome stesso, il palazzo ha un’inconfondibile facciata di colore rosa. La sua posizione nella città ha anche un catattere simbolico: si trova infatti in Plaza de Mayo, cioè dove si riunivano le madri dei desaparecidos scomparsi tra il 1976 e il 1983, e che ancora oggi si riuniscono ogni giovedì alle 15.
La storia della Casa Rosada
La Casa Rosada sorge sulle fondamenta dell’antica fortezza reale di Don Juan Baltazar d’Austria, opera dal governatore di Buenos Aires nel 1594, a ridosso delle sponde del Río de la Plata.
La fortezza viene ricostruita nel 1713 con uno stile più sobrio, con un fossato con tanto di ponte levatoio intorno e con quattro torrioni rettangolari. Venne ribattezzata quindi con il nome di Castillo de San Miguel.
Dal 1810 in poi divenne sede dei governi argentini indipendenti.
Nel XIX secolo la fortezza subì una parziale demolizione per creare spazio agli edifici della Dogana Nuova. Dell’antica fortificazione rimasero solo un arco ed alcuni edifici interni, che vennero restaurati e dipinti del rosa che contraddistingue l’edificio che da quel momento divenne la sede del governo.
L’edificio subì quindi delle opere di ampliamento e ristrutturazione per renderlo idoneo a garantire gli spazi per le varie attività governative ed istituzionali che coinvolsero vari progettisti e che videro l’inaugurazione della Casa Rosada nel 1898. L’aspetto dell’edificio così come lo apprezziamo oggigiorno è merito dell’architetto italiano Francesco Tamburini che si occupò specificatamente del grande arco che sovrasta la Calle Balcarce.
Lo stile dell’edificio e il suo colore
La facciata di Casa Rosada combina insieme diversi elementi architettonici come mansarde, loggiati e finestre conferendo all’edificio uno stile eclettico ed estroso. Il grande arco trionfale ideato da Tamburini, di rimando classico, aggiunge un tocco di eleganza e maestosità.
La scelta del colore rosa è stata durante la presidenza di Domingo Faustino Sarmiento, dal 1868 al 1874, come simbolo dell‘unità dei due partiti che si scontrarono nella guerra civile della prima metà del XIX secolo: il bianco era il colore degli unitaristi ed il rosso quello dei federalisti.
Alla scoperta della storia argentina: il Museo de la Casa del Gobierno
All’interno della Casa Rosada sorge anche il Museo de la Casa del Gobierno, aperto nel 1957, in cui sono raccolti cimeli legati alla storia dell’Argentina e dei presidenti che si sono succeduti durante la storia repubblicana. Qui sono esposti sia oggetti che riguardano le istituzioni sia quelli più comuni che contraddistinto la quotidianità dei presidenti argentini come le carrozze d’epoca e l’automobile appartenuta al presidente Juan Domingo Perón.