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O’ panaro è il tipo cestino di vimini intrecciato e dotato di manici, che può capitare di vedere calare da una corda giù da un balcone tra i vicoli di Napoli. Questa tradizione deriva dal latino “panarum”, letteramente paniere, contenitore per il pane, dal momento che originariamente era questo il suo scopo principale.
Simbolo della città partenopea da secoli, il panaro è oggi tornato in voga non solo nel centro storico della città ed è utilizzato anche dalle nuove generazioni. Vediamo come.
Il panaro anticipa il delivery
Il famoso cestino partenopeo, attaccato a una corda, viene fatto scendere giù per i palazzi e ha come principale funzione quella di ospitare pane, alimenti, farmaci o addirittura la spesa: è una specie di antenato del delivery, utilizzato a Napoli ben prima della diffusione delle app di consegna a domicilio.
Ogni bottega, infatti, inviava i suoi garzoni sotto i balconi e il compito dei giovani era ritirare il denaro dai cestini che le massaie calavano dall’alto per riempirli con quanto ordinato.
Attraverso un rudimentale montacarichi, poi, il panaro veniva issato e le donne avevano ciò che occorreva loro in casa. Con il tempo il panaro si è diffuso in tutto il Sud Italia e anche in alcune zone del Nord, soprattutto in Veneto e Lombardia.
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Il panaro oggi
Nei centri storici di molte zone d’Italia, a iniziare da Napoli, il panaro è ancora utilizzato: non è più un cestino di vimini intrecciato a mano, ma è stato sostituito con versioni più moderne come bacinelle o cassette di plastica. Il suo scopo, però, è lo stesso: permettere a chi si trova ai piani di alti di ricevere la spesa in casa senza uscire.
Tornato di moda negli ultimi anni, grazie alla sensibilità delle nuove generazioni per l’acquisto a chilometro zero, che si accompagna con il servirsi in botteghe del centro o commercianti di paese, il panaro ha svolto una funzione importante durante la pandemia consentendo a chi era costretto in lockdown di ricevere la spesa a casa senza recarsi nei negozi e senza contatto.
Un ulteriore utilizzo del panaro, oggi, è per iniziative di solidarietà: sono numerose le associazioni che si occupano di riempire i cestini nei quartieri in cui vivono le famiglie bisognose: in questo caso i panari sono collocati in punti di ritiro, oppure vengono calati come un tempo dai balconi e riforniti grazie alla generosità di gruppi benefici.
Il panaro è sostenibile
Ci avevi mai pensato? Se tutte le famiglie evitassero di prendere l’ascensore e l’automobile per recarsi al supermercato e, invece, abbassassero il panaro per rifornirsi dai commercianti della zona la vita in città sarebbe molto più sostenibile!
Ovviamente, si tratta di un’estremizzazione, ma vale la pena riflettere, in questo momento di crisi economica, sul ritorno a uno stile di vita più semplice che porta a limitare i consumi e a riappropriarsi delle tradizioni del quartiere.