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Già a partire dal 2017 vi è stata una crescita di assicurazioni per la casa per tutelarsi da eventi calamitosi ed estremi come alluvioni, nubifragi, trombe d’aria e grandine, capaci per la loro potenza di scoperchiare tetti, distruggere vetri e tapparelle, far cadere cornicioni.
Nelle ultime settimane, dopo il disastro avvenuto a Milano a causa della supercella di temporali che ha devastato la città e la Lombardia, il tema delle polizze contro i danni atmosferici è più che mai alla ribalta.
Vediamo cosa sono queste assicurazioni e come funzionano.
La crescita delle polizze contro le catastrofi
A partire dal 2017 il clima, di anno in anno, sta mutando rapidamente rispetto ai decenni precedenti, portando con sé catastrofi naturali ed eventi estremi.
Perciò vi è stato un vero e proprio boom di polizze per tutelare la propria casa dai danni causati dal maltempo.
Nel 2022, il 100% delle medie imprese e il 91% di quelle grandi ha esteso la normale polizza antincendio agli eventi naturali, come vento forte, grandine, pioggia.
Questi dati emergono dal Report 2022 di Ania, l’Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici.
Le perdite e i danneggiamenti conseguenti a questi disastri hanno portato a un aumento dei tassi di riassicurazione.
Nonostante la crescita di questi strumenti di tutela, per i quali la grandine riveste il 28,3% del rischio di catastrofe delle polizze danni e l’alluvione il 23,1%, il divario con la protezione da colmare rimane elevato.
Inoltre, questa tipologia di copertura assicurativa potrebbe essere applicata anche ai danni da maltempo ai veicoli, ricorrendo a un indice oggettivo per determinare i risarcimenti.
Assicurazione per eventi naturali: come funziona
Qualora si volesse sottoscrivere questo tipo di polizza per la propria abitazione, occorre tenere presente come essa funziona.
L’assicurazione per i danni da eventi atmosferici può coprire, in base alla polizza stipulata, davvero tutto, tegole rotte, finestre e tapparelle spaccate da vento o grandine, e persino la rottura dei vasi sul balcone, a patto che si siano danneggiati nonostante fossero fissati bene.
Per avere il rimborso occorre dimostrare i danni effettivamente subiti e ciò viene ovviamente constatato da un perito, che deve verificare tramite sopralluogo l’entità dei danneggiamenti.
È però importante raccogliere del materiale fotografico da allegare alla documentazione e quindi si consiglia di scattare delle foto della casa come prova nell’immediatezza dell’evento disastroso.
I tempi per il risarcimento sono variabili, ma occorre considerare che una grande quantità di danni può allungare i tempi delle procedure burocratiche.