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A volte le storie non rimangono solo storie, ma sono anche parte della realtà. Questo vale anche per Sherlock Holmes, uno degli investigatori più conosciuti di tutti i tempi.
Proprio Sherlock Holmes vive con il suo fidato Dr. Watson a Londra, nella residenza di 221b di Baker Street.
Questo numero è diventato ormai iconico, ma la cosa più particolare è che questa casa esiste davvero nella realtà, non si tratta solo di finzione.
La storia del 221b
Non tutti sanno che quando lo scrittore Arthur Conan Doyle scrisse nel 1887 il primo libro dedicato al celebre detective in realtà quel civico non esisteva ancora. L’ultimo numero era infatti il 100.
Tutto proveniva dalla fantasia dell’autore, la residenza era frutto della sua immaginazione. Negli anni Trenta del 1900, con un cambio di numerazione, una delle case realizzate in stile Art Decò prese proprio il numero 221b, diventando la sede della Abbey Road Building Society fino al 2002.
Proprio in quegli anni il successo del giallo era già molto importante, tanto che iniziavano ad arrivare lettere di fan da tutto il mondo proprio indirizzate a Sherlock Holmes. Per questo motivo la Abbey Road Building Society ha deciso di aprire al suo interno una segreteria dedicata a Sherlock Holmes.
Il museo di Sherlock Holmes
Durante tutto il Novecento Sherlock Holmes divenne sempre più famoso, tanto che nacque poi un vero e proprio museo. Nel 1990 l’organizzazione non profit Sherlock Holmes International Society ha aperto il museo dedicato all’investigatore.
Il museo venne costruito in Baker Street a Londra, in un edificio del 1815 realizzato in stile georgiano e situato al numero 239, vicino al 221b di Baker Street.
Si tratta di un edificio dal valore storico e artistico, decorato con mobili e oggetti d’epoca, che raccontano la vita del famosissimo investigatore.
Si è partiti dal numero civico 239 per poi arrivare nel 1994 al 221b, così come raccontava Arthur Conan Doyle.
La cosa divertente è che la casa dove oggi è situato il museo fu una pensione tra il 1860 e il 1934 e, lo scrittore Arthur Conad Doyle, in un episodio, fece soggiornare proprio Sherlock Holmes e Watson esattamente in quelle mura nella pensione della signora Hudson.
Che cosa si può vedere all’interno del museo?
Il museo è stato costruito cercando di riprendere il più possibile i racconti e le caratteristiche dei romanzi di Doyle. L’abitazione è divisa in tre piani dove si può ammirare al primo piano il famosissimo studio di Sherlock Holmes dove è possibile ammirare la celebre lente di ingrandimento e l’iconica pipa. Rimanendo su questo piano è possibile ammirare anche la camera da letto di Holmes con la celeberrima poltrona di fronte al camino.
Spostandosi al piano di sopra si trovano le stanze di Watson e della signora Hudson dove sono posizionati altri oggetti che ricordano le vicende dei due investigatori.
L’ultimo piano, invece, riprende delle scene e delle ambientazioni riprese dai romanzi di Doyle e dai film che sono stati dedicati a questi personaggi.