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Il teatro La Fenice a Venezia è famoso in tutto il mondo per la sua storia travagliata, oltre che per il ruolo importante che ha avuto nel mondo della lirica e dell’opera teatrale.
Il teatro di Venezia ha infatti avuto l‘onore di ospitare i più grandi compositori di tutti i tempi, da Rossini a Donizetti a Giuseppe Verdi.
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Quando nasce La Fenice di Venezia
Nasce a seguito di vicende un po’ particolari: alla fine del Settecento, infatti, a Venezia il ruolo dei teatri è importantissimo e nella città del Doge si trovano ben 7 teatri per l’opera lirica.
Tra questi, il teatro S. Benedetto (oggi Rossini), il più bello ed elegante della città.
Il Teatro Rossini fu distrutto nel 1773 da un incendio e dopo la sua ricostruzione fu oggetto di discordia giudiziaria tra i proprietari dell’edificio e i proprietari del terreno, la famiglia Venier, che si aggiudica la sentenza.
A questo punto, la società teatrale visto la grande perdita decide di costruire il più grande e ambizioso teatro di Venezia.
Nasce cosi il teatro La Fenice.
Chi ha progettato il Teatro La Fenice?
Il nuovo teatro prese il nome de La Fenice per simboleggiare la rinascita dopo la sconfitta.
Per la sua realizzazione fu indetto un concorso di progettazione a cui parteciparono 29 progetti, ma a vincere fu il progetto presentato da Giannantonio Selva, che presentò un progetto di teatro dall’architettura discreta e ben inserito nel contesto urbano dell’epoca.
Il teatro ha pianta irregolare, al fine di sfruttare al meglio la superficie a disposizione, e questa particolarità ha giovato alla architettura dell’edificio che si distingue da tutti gli altri teatri del Settecento costruiti a forma simmetrica.
Quando fu costruito il teatro
Nel 1790, a Venezia iniziano i lavori di costruzione del teatro La Fenice; nel 1792 fu terminato e inaugurato il 16 maggio di quell’anno, con la messa in scena dell’opera “I giochi di Agrigento”.
Da allora, il teatro fu considerato uno dei più importanti in Italia e in Europa.
Incendio del teatro La Fenice
Nel pieno della attività teatrale, La Fenice tra il 12 e il 13 dicembre del 1836 fu distrutto da un incendio.
Immediato fu l’intento di ricostruire il teatro e l’incarico fu dato in concessione a due architetti, Giovanni Battista e Tommaso Meduna, e a Tranquillo Orsi per gli interni.
L’opera di ricostruzione fu terminata in pochissimi mesi e il 26 dicembre 1837 il teatro riemerse dalle ceneri, proprio come La Fenice, il volatile della mitologia.
Risorse ancora più splendente di prima e pronto ad accogliere il periodo più florido per l’opera italiana: l’Ottocento.
La Fenice ebbe, tra gli altri, il privilegio di ospitare Giuseppe Verdi con il Nabucco, il Rigoletto, la Traviata.
Le due ristrutturazioni del teatro La Fenice
Il teatro della Fenice di Venezia è l’emblema della rinascita. Sorge da una disputa nel Settecento, rinasce a seguito di un grave incendio nell’Ottocento.
A seguire, il teatro ebbe bisogno di vari interventi di ristrutturazione:
- nel 1854, furono necessari interventi di consolidamento del soffitto e restauro delle decorazioni;
- tra il 1915-18, a seguito dei danni causati dall’abbandono durante la Prima Guerra, furono necessari lavori di ristrutturazione
In epoca moderna, il teatro di Venezia fu dapprima sede del I Festival Internazionale di Musica Contemporanea nel 1930.
La Fenice e l’incendio del 1996
A gennaio del 1996, un secondo incendio distrusse il teatro.
L’opera di ricostruzione fu affidata all’architetto Aldo Rossi, scomparso nel 1997.
Il suo progetto di recupero conservativo aveva come motto “com’era, dov’era”, per indicare la capacità architettonica di ricostruire oggi nel pieno rispetto della struttura esistente.