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Dalla Casa 3 Cilindri di Milano, opera degli architetti Mangiarotti e Morassutti, alla Villa Planchart di Caracas, in Venezuela, di Gio Ponti: Qual è la lista delle architetture più belle del mondo? Grazie alla lista del rinomato magazine di architettura Domus, ripercorriamo quasi cento anni della sua storia pubblicando una selezione delle 50 architetture più belle del mondo.
14 sono in Italia, 7 a Milano, il resto è un vero giro del pianeta attraverso le costruzioni che hanno fatto la storia dell’architettura. Vediamone alcune, scoprendo dove sono e perché si tratta di edifici così importanti.
Delle 50 architetture più belle del mondo, 14 sono in Italia
Nella lista, sono 14 le icone dell’architettura contemporanea sparse per tutta Italia. Solo a Milano hanno sede 7 edifici, tra cui Case per appartamenti di Asnago e Vender, Casa Albini, Casa Insinga di Umberto Riva, Case a Milano di Vico Magistretti, Condominio Piazza Carbonari di Luigi Caccia Dominioni, Casa 3 Cilindri di Angelo Mangiarotti e Bruno Morassutti.
Quest’ultima, costruita tra 1956 e 1961, è una casa inventata composta di tre cilindri su tre livelli, sospesi ognuno su un singolo pilastro “a fungo” che, oggi, è il simbolo del “quartiere giardino” limitrofo agli impianti sportivi di San Siro a Milano.
Tra le altre architetture selezionate da Domus per rappresentare l’architettura contemporanea italiana al Nord Italia ci sono Villa Romanelli di Carlo Scarpa, a Udine; Casa Miller di Carlo Mollino a Torino; Novocomum di Giuseppe Terragni a Como. Nel resto dello Stivale in classifica appaiono Villa Malaparte di Adalberto Libera e Curzio Malaparte a Capri, Casa Cei di Ettore Sottosass a Empoli, Villa Califfa di Luigi Moretti a Santa Marinella, Casa La Scala di Vittoriano Viganò a San Felice del Benaco.
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Le 50 architetture più belle del mondo tra Asia e America
Gli edifici asiatici selezionati sono 4, tutti in Giappone, mentre negli Stati Uniti ce ne sono 6. Dominano gli Stati del Centro e Sud America con 8 edifici in classifica. Tra questi: Casa de Vidro di Lina Bo Bardi a San Paolo, in Brasile, costruita nel 1949-51, e Villa Planchart di Gio Ponti, a Caracas, Venezuela, realizzata tra 1953 e 1957.
Quest’ultima è davvero un capolavoro dell’architettura contemporanea, costruita da Ponti dopo un viaggio in Centro America, riassume il modo di concepire l’architettura del fondatore di Domus: giocando con la leggerezza, la casa sorge in cima a una collina svettando tra forme leggiadre e linee morbide.
*Immagini all’interno dell’articolo – Credits to: made-by-architects.com , arttribune.com , hasta-standnews.com, domusweb.it