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Manchester non è solo la città grigia della rivoluzione industriale, quella della manifatture tessili. Dagli anni ’90 ha saputo dare un nuovo volto a sé stessa con una serie di architetture di alto livello. Oggi, questo cambio di anima la rende la città dei cantieri per eccellenza.
Scoprire Manchester
Per chi decide di visitare la città, una delle prime tappe d’obbligo è l’Imperial War Museum North di Daniel Libeskind, si tratta di uno degli edifici più notevoli, grazie alle linee decostruttiviste disegnate dall’architetto americano.
Notevole anche l’Urbis Museum di Ian Simpson, attuale sede dell’imperdibile Museo del Calcio, oppure anche l’ampliamento della Whitworth Art Gallery.
Le opere più attese
Tutto questo ha portato a una grande quantità di cantieri aperti in ogni angolo della città. Il quotidiano Manchester Evening News ha denunciato lo stress delle infrastrutture di fronte alla recente impennata della popolazione.
Ma l’opera più attesa del momento è quella degli OMA, nel nuovo quartiere di St. John. Dopo l’inaugurazione, tra giugno e ottobre, la loro Factory International diventerà il più grande polo culturale del Paese dai tempi della Tate Modern.
Verranno costruiti una griglia tecnica sul soffitto e pareti mobili di grandi dimensioni che consentiranno ogni tipo di utilizzo, dal concerto alla mostra, con anche lo svolgimento di due eventi in contemporanea. Antico e moderno si alternano in questa città, come dimostra il progetto dello One Angel Square.
Scena creativa
Il simbolo di Manchester è l’ape, quindi è una città che dà molta rilevanza al mondo lavorativo. Ma più che sugli orari, si punta sulle opportunità, tante e accessibili a tutti.
La scena creativa della città è sempre in fermento, e per le persone è finito il tempo in cui emigrare per forza a Londra, ora che Manchester offre davvero tutto.