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Milano si arricchisce della riapertura dell’importante Casa museo Boschi Di Stefano, infatti il 1° agosto dopo il termine dei lavori di manutenzione straordinaria della Casa Museo, l’edificio in via Jan 15 è nuovamente accessibile al pubblico.
I lavori hanno permesso di effettuare alcune sistemazioni e di climatizzare tutte le stanze garantendo visite più confortevoli per tutto il periodo estivo. Come di consueto gli orari della visita gratuita sono dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 17.30 (con ultimo ingresso alle 17:00). La struttura rimane chiusa tutti i lunedì e per Ferragosto.
Antonio Boschi e Marieda Di Stefano
Antonio Boschi e Marieda Di Stefano dopo solo un anno dal loro primo incontro si sposano e, nel 1931, si trasferiscono nella storica palazzina di via Jan.
La passione di Marieda per l’arte, che la spinse a formarsi nello studio dello scultore Luigi Amigoni, le deriva prevalentemente dal padre Francesco, che in casa già collezionava opere del primo 900. Collezione che, dopo la sua morte nel 1938, si unirà a quella dalla figlia e dal marito.
Dal canto suo Antonio Boschi è sempre stato un appassionato di musica e nel suo lavoro, ingegnere per la Pirelli, un innovatore. I due dedicarono molte risorse, tempo e passione alla creazione della loro collezione d’arte: furono in grado di raccogliere oltre duemila opere di artisti, riconoscendone il valore anche prima che questi venissero scoperti dalla critica e ottenessero la fama.
Il progetto li vedeva impegnati come coppia e dopo la morte di Marieda, avvenuta nel 1974, Antonio decise di donare tutto al Comune di Milano.
La collezione
La collezione raccolta e curata dai coniugi è situata al secondo piano di quella che fu la loro abitazione, una palazzina esempio del gusto e dello stile architettonico degli anni Trenta, progettata da Piero Portaluppi (tra il 1929 e il 1930).
La raccolta è una delle più importanti collezioni d’arte del Novecento. Oggi riallestita negli stessi spazi in cui nacque, è composta da due anime principali:
- le opere degli anni Venti e Trenta;
- le opere realizzate a partire dagli anni Quaranta.
Le opere appartenenti agli anni Venti e Trenta risalgono al periodo in cui Antonio e Marieda frequentavano le gallerie, in particolare Galleria Milano, punto di riferimento dei collezionisti più tradizionali e le gallerie Il Milione e Della Spiga, dalle atmosfere più avanguardiste. Sempre della prima sezione della raccolta fanno parte anche i lavori acquistati da Francesco Di Stefano. Dal secondo dopoguerra Antonio e Marieda modificano fortemente il loro rapporto con l’arte iniziando a frequentare direttamente gli artisti, concentrandosi prevalentemente sulle opere a loro contemporanee. Seguendo il proprio istinto e il proprio gusto scelgono anche opere di artisti non ancora famosi, diventando così dei veri e propri collezionisti “militanti”.
Crediti immagine di copertina: courtesy of ilgiornaledellarte.com