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L’accappatoio è uno dei capi di biancheria per la casa più usati, insieme agli asciugamani. Lo si usa infatti per la doccia rapida del mattino, per quella rigenerante della sera quando si rientra dal lavoro e dopo un bel bagno caldo nel week-end, per asciugarsi, riscaldarsi e magari coccolarsi.
Che sia di spugna o di microfibra, si desidera che sia profumato, morbido e soprattutto igienizzato e privo di germi e batteri, specie se riposto quando è ancora umido.
Quindi con quale frequenza va lavato l’accappatoio?
Per evitare di avere problemi alla pelle, l’accappatoio va sciacquato spesso, ma senza esagerare per evitare inutili sprechi di acqua, detersivo ed energia elettrica.
Vediamo quale deve essere la frequenza di lavaggio e come lavare al meglio l’accappatoio.
Ogni quanto lavare l’accappatoio
La prima valutazione da fare è relativa a quanto e come l’accappatoio viene usato.
Se lo si usa solamente per asciugarsi dopo la doccia e poi lo si appende subito a un supporto per farlo asciugare, in un bagno ben arieggiato, lo si può utilizzare qualche volta in più prima di metterlo in lavatrice.
Se invece lo si tiene addosso anche dopo essersi asciugati per stare sul letto o sul divano e non lo si fa asciugare bene lasciandolo umido a lungo, allora occorre lavarlo più spesso.
Secondo qualcuno, specialmente se è di spugna spessa e non asciuga mai perfettamente, bisogna metterlo in lavatrice e cambiarlo a ogni uso, ma ciò sarebbe troppo costoso, quindi meglio orientarsi per una corretta via di mezzo.
Secondo gli esperti, i dermatologi e gli infettivologi, l’accappatoio va lavato ogni 3-4 utilizzi.
Come lavare l’accappatoio per la massima igiene
L’accappatoio, oltre ad essere lavato di frequente, va lavato anche nel modo giusto, in modo da igienizzarlo, ma senza rovinare il tessuto. È utile controllare l’etichetta che contiene le istruzioni di lavaggio e la temperatura ottimale per il capo.
In linea di massima, l’accappatoio in spugna va lavato in lavatrice al massimo a 60 gradi e quello di microfibra a 40 gradi, con una centrifuga a 800 giri per strizzarlo bene senza esagerare. Un’altra cosa importante è la scelta del detersivo, che deve essere capace di disinfettare le fibre.
Dopo il lavaggio, a meno che non si disponga di una asciugatrice, l’accappatoio va subito steso. D’estate si può approfittare del caldo per stenderlo all’aperto. In inverno si può sfruttare il calore dei termosifoni accesi.
Infine, l’ideale è appenderlo a un ometto per velocizzarne l’asciugatura.
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