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Dormiamo tutti nello stesso modo? Ci sono differenze nel modo di addormentarsi o di dormire in relazione al luogo del mondo dove ci troviamo?
Vogliamo raccontare alcune curiose abitudini che riguardano proprio il sonno e le culture più lontane. Perché dormire è per tutti ma non lo facciamo nello stesso modo in ogni parte del mondo. Iniziamo dai Paesi europei per finire dall’altro capo del mondo, alla scoperta dei diversi modi di dormire.
La siesta in Spagna
L’abitudine più conosciuta e diffusa della Spagna è di prendere sonno subito dopo pranzo per riprendere poi la giornata a pieno ritmo e rimanere belli svegli e attivi fino a tarda notte.
La siesta è quindi un pisolino che accompagna dolcemente la digestione, tipica usanza antica degli spagnoli, che si diffuse nelle campagne per far riposare gli agricoltori a mezzogiorno quando la temperatura è troppo alta.
Meno utilizzata in città, ma ancor oggi alcune attività promuovono la chiusura dopo pranzo per permettere la siesta rigenerante.
In Germania ognuno ha il suo piumino
Una caratteristica della Germania è il modo di coprirsi a letto. Al contrario di noi italiani, abituati ai completi di lenzuola e ai copriletto, i tedeschi usano esclusivamente i piumini con lenzuola a sacco. Non solo, spesso nei letti matrimoniali si trovano due piumini singoli, uno per ogni membro della coppia, a seconda della temperatura preferita da ognuno e da quanto più o meno soffrano il caldo/freddo.
Nel Regno Unito si dorme nudi
Uno studio recente ha confermato che gran parte degli inglesi ama dormire nudi, senza restrizioni date da pigiami, maglie o altre tipologie di abbigliamento da camera.
Dormire all’aperto in Scandinavia
Nei Paesi scandinavi, ad esempio in Svezia, una curiosa usanza molto diffusa è quella di abituare i bambini al freddo, facendoli riposare all’aperto, anche in inverno.
In questo modo i piccoli si adattano subito al clima rigido del proprio Paese ma soprattutto si crede che, facendo così, crescano più forti e resistenti anche alle malattie comuni, rinforzando il sistema immunitario.
Per i Paesi nordici è assolutamente normale vivere all’aperto anche in pieno inverno.
L’Inemuri giapponese
Grandi lavoratori indefessi, si sa che i Giapponesi possono arrivare a lavorare più di noi europei. Ma è proprio per questo che gli è concesso un piccolo vizio: dormire anche davanti ad estranei, oppure sul posto di lavoro, sui mezzi di trasporto.
In pratica nulla di strano se un giapponese si dovesse addormentare in un luogo pubblico o in ufficio. Anzi vuol dire che ha lavorato molto e si merita un po’ di riposo. Questo pisolino si chiama Inemuri ovvero “dormire mentre è presente”.
La buonanotte in Messico
Prima di dormire in Messico è molto comune l’usanza di dire le preghiere della buonanotte. Una vecchia abitudine di origine cattolica che ancora è diffusa nel 90% della popolazione.
Le bambole Maya in Guatemala
Una curiosità che riguarda il Guatemala risale all’epoca dei Maya. Per fare sonni leggeri ed essere sempre protetti dai pericoli della notte, i genitori del Guatemala regalano ai loro bambini le bambole della preoccupazione che oggi come allora fungono da compagnia durante la notte.
Camere affollate in Australia
Gli aborigeni australiani avevano usanza di dormire tutti insieme. Tutta la famiglia non si divideva in camere separate ma amava dormire insieme per motivi di sicurezza.
Un’abitudine che è rimasta ancora oggi nelle comunità aborigene che amano costruire grandi stanze con molti letti in fila, dove dormire tutti insieme: alle estremità gli anziani o leader al centro i bambini.
Negli USA gli animali migliorano il sonno
Una peculiarità molto americana è quella di dormire a letto con i propri animali domestici. Abitudine che si è via via diffusa in tutto il mondo, ma per gli Americani dormire con cani e gatti è davvero normale e migliora la qualità del sonno.
Come dormono gli africani
Il riposo per gli africani, soprattutto per le tribù che sono ancora nomadi, vuol dire riposo ovunque si trovino. Non è inusuale infatti che nel mezzo della natura africana si possa trovare un uomo appoggiato su una stuoia che riposa.
Per molti popoli africani il dormire non è infatti legato ad un ambiente ben definito ma a una necessità fisica.