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A Roma, in pieno centro storico, si trova un edificio straordinario che è un tipico esempio di architettura barocca: si tratta di Palazzo Altieri, che è situato nel Rione Pigna, all’incrocio tra piazza del Gesù e via del Plebiscito, vicino alla Chiesa del Gesù.
Vediamo quando è nato, quali sono le sue caratteristiche e qual è stata la sua storia attraverso i secoli.
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Palazzo Altieri, un esempio di Barocco romano
Nel 1650, i cardinali Giovanni Battista ed Emilio (quest’ultimo il futuro papa Clemente X), ultimi discendenti degli Altieri (una famiglia molto potente), commissionarono la costruzione di una residenza all’architetto Giovanni Antonio De Rossi.
Qualche anno dopo, nel 1675, venne terminato anche il secondo nucleo del palazzo, commissionato dal marchese Gaspare Paluzzi Albertoni e da sua moglie Laura Caterina Altieri, unica discendente e nipote del papa, il quale concesse l’uso del cognome per far sì che il casato continuasse.
Palazzo Altieri presenta un’imponente facciata e un ingresso costituito da un grande portale in quercia nera, racchiuso tra due colonne ioniche di travertino e sovrastato da un balcone con lo stemma della famiglia.
Una volta entrati, vi sono uno scalone monumentale con sculture e due grandi cortili interni attorno ai quali si sviluppa l’architettura.
L’abitazione si sviluppa in grandi saloni, decorati da marmi policromi, tappezzerie di broccati d’oro, arazzi, mobili pregiati e soprattutto affreschi e dipinti su soffitto e pareti.
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La storia successiva di Palazzo Altieri
Nella seconda metà dell’Ottocento il palazzo divenne proprietà di William Stanley Haseltine, pittore e disegnatore statunitense, esponente della cosiddetta Hudson River School, nonché grande viaggiatore e amante dell’arte.
I saloni del piano nobile dell’edificio vennero in quel periodo arricchiti di:
- arazzi;
- tappeti orientali;
- dipinti italiani e tedeschi;
- lampadari in bronzo;
- stoffe da parati, un elemento decorativo, quest’ultimo, che all’epoca era talmente innovativo che la residenza fu inserita in un volume che raccoglieva le più belle residenze di artisti in Europa.
Palazzo Altieri tra fine Ottocento e inizi Novecento fu frequentata da intellettuali, scrittori, artisti e compositori di tutto il mondo.
Nel Novecento il palazzo fu la residenza dello scrittore Carlo Levi e dell’attrice Anna Magnani, che vi abitò per oltre vent’anni, fino al 1973, anno della sua morte.
Oggi la dimora di origine seicentesca è per una parte sede di due banche e dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, e per un’altra parte di proprietà di privati, che custodiscono l’Archivio della Famiglia Altieri e un busto di Clemente X realizzato da Gian Lorenzo Bernini.