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A Dubai sono caduti 159 millimetri di pioggia in 24 ore, l’equivalente di un anno e mezzo di precipitazioni, superando il record precedente dal 1949. Le inondazioni hanno provocato 18 morti in Oman e la chiusura temporanea dell’aeroporto internazionale di Dubai.
Le cause del diluvio sono complesse. In molti hanno ipotizzato un collegamento con le attività di cloud seeding, una tecnica che mira a stimolare la pioggia artificialmente mediante l’immissione di particelle nell’atmosfera.
Che cos’è il cloud seeding
Il cloud seeding consiste nell’immettere nell’atmosfera particelle che agiscono da nuclei di condensazione per le gocce d’acqua. Le sostanze più utilizzate sono ioduro d’argento, cloruro di sodio e ghiaccio secco. Queste particelle creano una superficie irregolare su cui il vapore acqueo può condensarsi facilmente, favorendo la formazione di gocce d’acqua più grandi e pesanti che cadono sotto forma di pioggia.
L’efficacia di questa tecnica è oggetto di dibattito scientifico. Alcune ricerche suggeriscono che possa aumentare le precipitazioni del 10-30%, mentre altre non trovano prove conclusive. La complessità dei sistemi atmosferici rende difficile stabilire con certezza l’impatto del cloud seeding in singoli eventi.
Il futuro del cloud seeding
La ricerca sul cloud seeding è ancora in corso per determinarne l’efficacia e i potenziali rischi. Al momento, la sua applicazione su larga scala è limitata a causa delle incertezze scientifiche e delle preoccupazioni sulle sue ricadute ambientali, come l’alterazione del ciclo dell’acqua.
Negli Emirati Arabi Uniti, il cloud seeding viene praticato dal 2002 per contrastare la siccità. Nei due giorni precedenti al diluvio, sono state effettuate diverse missioni di cloud seeding.
Dubai allagata, qual è la causa dell’evento meteo estremo
Stabilire un nesso causale diretto tra cloud seeding e inondazioni è difficile. Le condizioni meteo preesistenti, caratterizzate da sistemi di bassa pressione che hanno causato temporali violenti e intente piogge, hanno giocato un ruolo fondamentale.
Il cambiamento climatico potrebbe aver avuto un ruolo nell’amplificare l’evento. Il riscaldamento globale aumenta infatti la capacità dell’atmosfera di trattenere vapore acqueo, favorendo fenomeni meteorologici estremi come piogge torrenziali e inondazioni.
Le cause del diluvio di Dubai sono probabilmente il risultato di una combinazione di fattori:
- Forte ondata di maltempo preesistente. Le condizioni atmosferiche erano già favorevoli a forti precipitazioni;
- Cloud seeding. Le operazioni di cloud seeding potrebbero aver aumentato l’intensità delle precipitazioni;
- Infrastrutture inadeguate. I sistemi di drenaggio di Dubai non erano in grado di gestire un simile volume di pioggia in così poco tempo;
- Cambiamento climatico. Il riscaldamento globale ha contribuito ad aumentare la frequenza e l’intensità di eventi meteorologici estremi come questo.