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La perla del Tigullio ha la sua anima quasi gemella nel Galles. Si chiama Portmeiron, un centro turistico del Regno Unito che conta appena 500 abitanti, nel cuore della contea gallese di Gwynedd.
Questo villaggio rievoca l’architettura e lo stile di vita di Portofino. È stato progettato dall’architetto Clough Williams-Ellis ispirandosi ai borghi del Mediterraneo.
Portmeiron è stata costruita attorno a una piazza centrale, tipica delle città mediterranee, tra il 1925 e il 1975, incorporando resti di vecchi palazzi demoliti.
Una sorta di collage di stili diventato esempio di postmodernismo architettonico.
Com’è nata la “Portofino” del Galles
Le casette colorate e il tessuto urbanistico e architettonico non sono gli unici tratti similari che legano Portmeiron a Portofino, distanti quasi 2mila chilometri, in contesti totalmente differenti.
Questo villaggio è stato realizzato seguendo la logica classica e palladiana, elementi architettonici che hanno fatto da contorno al set cinematografico di una serie televisiva cult di fantascienza dal titolo “Il Prigioniero”, andata in onda negli anni sessanta.
La fama di Portmeiron Village ha raggiunto così le stelle del cinema e dello spettacolo: da Frank Lloyd Wright a Ingrid Bergmann, da Gregory Peck a Brian Epstein, il noto manager dei Beatles che tra cottage e ridenti casette trascorreva le sue vacanze estive, con la sensazione di essere a Portofino.
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È la stessa sensazione che ha provato Sir Clough Williams-Ellis quando decise di progettare il villaggio, che non a caso da ragazzo aveva trascorso l’estate nel celebre borgo ligure.
Trascinato dal vento e rapito dai colori del Mediterraneo, decise così di realizzare un sogno: creare un villaggio simile a Portofino, una delle località di mare più ambite a livello internazionale.
Cosa vedere a Portmeiron Village
Portmairon non si affaccia direttamente sul mare, ma sembra di stare nella soleggiata Portofino.
Il villaggio richiama lo stile italiano, in voga in quegli anni grazie a pellicole neorealiste o monumentali capolavori come “La Dolce Vita” di Fellini. La dolce vita italiana è ben tratteggiata tra le sagome delle cupole, del pantheon, del castello medievale diventato albergo a 4 stelle “Castell Deudraeth”, dei campanili barocchi tipici delle “città dei campanelli”, come cantavano i Matia Bazar in “Vacanze Romane”.
Le campane che suonano alla domenica e il canto dei gabbiani devono aver influenzato l’opera dell’architetto, che voleva dimostrare come fosse possibile costruire in modo estensivo su un’area senza distruggere la sua bellezza paesaggistica.
Come raggiungere Portmeiron
Portmeiron oggi è ben collegata con il territorio, offre percorsi e itinerari turistici nella natura. Da Liverpool è facilmente raggiungibile anche in auto a noleggio.
Per entrare nel centro i visitatori (circa 200mila all’anno) pagano 17 sterline e possono ammirare anche un chiostro neogotico, attraversare il giardino giapponese, godere del relax tra negozi, bistrot, hotel e ristoranti. Si trovano persino spiagge dove prendere il sole e un centro benessere.
*Immagine di copertina – Credits to: siviaggia.it