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Se si intende ristrutturare la propria casa, si deve pensare a molti aspetti, per esempio ai costi e alla scelta dell’impresa e dei materiali. Una questione da non sottovalutare è quella relativa ai tempi e alla scelta del momento più adatto: qual è il periodo dell’anno più adatto per ristrutturare casa?
La valutazione va fatta prendendo in considerazione vari elementi, quali la tipologia di lavori da eseguire, la durata prevista e le condizioni climatiche.
Vediamo quando è meglio procedere a una ristrutturazione e quali sono i pro e i contro delle diverse stagioni.
Quando è meglio ristrutturare casa?
In linea di massima, il periodo migliore dell’anno per procedere alla ristrutturazione di un immobile è quello che va da aprile a settembre, ossia la primavera inoltrata e l’estate.
I motivi sono molteplici: un maggior numero di ore di luce naturale grazie al fatto che le giornate sono più lunghe e un minor rischio di precipitazioni ed eventi atmosferici avversi.
La valutazione del momento migliore per eseguire i lavori va fatta però prendendo in considerazione anche la tipologia di intervento da effettuare.
Se la ristrutturazione riguarda gli esterni dell’edificio, per esempio le facciate dell’abitazione o la realizzazione di un cappotto termico, il momento ideale è senz’altro l’estate.
Se la ristrutturazione riguarda gli interni della casa, per esempio si deve procedere a una tinteggiatura delle pareti oppure alla posa della pavimentazione, è bene farlo in primavera o in estate: grazie a un clima più caldo e secco, le vernici e i collanti si asciugano più rapidamente; viceversa, la presenza di una grande umidità nell’aria può rallentare le operazioni e compromettere il risultato finale.
Se si devono ristrutturare gli impianti di riscaldamento per la sostituzione della caldaia o per la sua manutenzione, i lavori vanno sempre eseguiti quando gli impianti non sono in funzione.
Quali sono i pro e i contro delle diverse stagioni per la ristrutturazione
Per i diversi motivi che sono stati analizzati, la primavera e l’estate sono quindi le stagioni più adatte per eseguire dei lavori, per via del clima caldo che permette di velocizzare le operazioni e per via del fatto che alcuni impianti sono spenti.
Ci sono però alcuni svantaggi da considerare: in piena estate, come in luglio o in agosto, potrebbero esserci dei problemi, per esempio una maggiore difficoltà nel reperire le forniture di materiale e di manodopera o anche il fatto che un eccessivo calore potrebbe non permettere al personale di cantiere di lavorare velocemente.
L’inverno invece può essere il periodo giusto per alcuni tipi di lavori: se si devono eseguire degli scavi, il terreno più umido e morbido può essere maggiormente funzionale; se si deve ristrutturare un tetto o un sottotetto, sono da preferire l’autunno o l’inizio dell’inverno poiché le alte temperature estive non consentirebbero di lavorare per via dell’eccessivo calore di questi luoghi.