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L’autunno, con le sue le sue magiche e “croccanti” atmosfere dai colori avvolgenti e dalle mille sfumature del rosso, dell’arancione, del giallo e del marrone invita a contemplare la natura nel suo periodo di massimo splendore.
Quando l’aria inizia a essere frizzante e la luce cambia, allora significa che è imminente l’equinozio d’autunno, ma quando cade nel 2023? Che cosa succede esattamente in questa giornata e perché la data non è sempre la stessa tutti gli anni?
Vediamo di seguito tutti i dettagli, qualche curiosità e come viene celebrato nel mondo.
Quand’è l’equinozio d’autunno 2023?
Il termine “equinozio” di etimologia latina deriva da “aequus” (uguale) e “nox” (notte) e indica quel momento in cui il giorno e la notte hanno approssimativamente la stessa durata.
Avviene ogni anno a settembre e quest’anno cade il 23 settembre alle 8:49 ora italiana (UTC 6:49) e si verifica nello stesso momento in tutto il mondo.
Nelle regioni dell’emisfero settentrionale indica la fine del periodo caldo, che si fa da parte per lasciare spazio alle temperature più fresche, ai colori dorati dell’alba e del tramonto, oltre al foliage, che abbraccia quasi magicamente e silenziosamente i parchi e i giardini.
Al contrario, nell’emisfero australe, indica l’inizio della primavera astronomica.
Cos’è l’equinozio d’autunno
Dal punto di vista scientifico, cosa succede all’equinozio d’autunno? Durante questa giornata, il Sole si trova allo Zenit all’equatore, ovvero i suoi raggi arrivano perpendicolari sull’asse di rotazione della Terra.
Cosa significa e quali sono le conseguenze?
In questo giorno (così come all’equinozio di primavera) la linea immaginaria che divide la parte illuminata della Terra da quella in ombra passa per i due Poli. Di conseguenza, si hanno le stesse ore di luce e di buio, ovvero il giorno dura esattamente quanto la notte.
In realtà, se vogliamo essere precisi, le ore di luce sono leggermente più lunghe di quelle di buio, ma parliamo di pochi minuti. Questa lieve differenza è dovuta all’effetto di rifrazione della luce.
Perché l’equinozio d’autunno non è sempre il 23 settembre
Quest’anno l’equinozio d’autunno cade il 23 settembre, ma non è sempre così. Perché?
La data può variare dal 21 al 24 settembre, anche se nella maggior parte degli anni capita tra il 22 e il 23. La variazione dipende dallo scarto tra l’anno siderale (ovvero il tempo che la Terra impiega a girare intorno al Sole) non coincide perfettamente con il calendario gregoriano che utilizziamo per misurare lo scorrere del tempo.
Lo scarto è di circa 6 ore, le stesse per cui esistono anche gli anni bisestili.
Equinozio d’autunno: come si festeggia nel mondo?
L’equinozio d’autunno viene celebrato attraverso varie feste e tradizioni in ogni parte del mondo.
Vediamone alcune:
- In Giappone, l’equinozio d’autunno è una festa nazionale e fa parte dei 24 Setsubun, ovvero i giorni dell’anno che scandiscono il passaggio da un periodo all’altro. Questa festa è conosciuta anche con il termine di derivazione buddista Higan no Chu-Nichi. Viene celebrata la caduta delle foglie d’acero (un albero sacro) e i giapponesi fanno visita ai cari defunti.
- In Cina e in Vietnam, si tiene il Festival della Luna che celebra il raccolto estivo. Per l’occasione, viene preparato un dolce tradizionale a base di loto, semi di sesamo, uova d’anatra o frutta secca.
- In Lituania, esattamente a Vilnius, per celebrare l’equinozio d’autunno si accendono moltissime candele sulle rive del fiume Neris, dopo il tramonto.
- Nel Regno Unito, le pietre sospese di Stonehenge “si avvolgono” di mistero e magia e sono un richiamo perfetto per una visita in questo periodo dell’anno.
- Machu Picchu è un luogo ideale per festeggiare l’equinozio d’autunno. In questo sito archeologico, è presente la pietra “Intihuatana” che proietta l’ombra del sole. Durante l’equinozio, la sua inclinazione combacia alla perfezione con quella dei raggi del sole e non proietta alcuna ombra.
Dopo l’equinozio d’autunno le giornate si accorciano e continuano a farlo fino al solstizio d’inverno, il giorno più corto dell’anno.