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Attaccare il cellulare a ricaricare sul comodino prima di dormire fa sicuramente parte della routine della buonanotte di moltissimi di noi. Lavo i denti, metto il pigiama, collego il caricatore dello smartphone e mi abbandono alle braccia di Morfeo, per tanti queste sono le ultime azioni della giornata.
Ma vi siete mai chiesti quanto consumi lasciare il telefono collegato alla corrente tutta la notte? E questa operazione comporta dei rischi per la nostra salute? Proviamo a dare una risposta a queste domande.
Quanto consuma caricare il cellulare tutta la notte
Collegare il cellulare al caricatore la notte comporta necessariamente un maggior consumo di energia: questo perché, se attaccato durante le ore di riposo notturno, il telefono continua a restare collegato anche quando ha raggiunto la carica massima e potrebbe quindi smettere di essere alimentato dalla corrente.
È bene non allarmarsi: non parliamo certo di grandi consumi, tutt’altro, ma di questi tempi ogni piccolo risparmio può comunque risultare prezioso.
I consumi variano da telefono a telefono, in base alla qualità delle batterie che possono essere di nuova generazione e più performanti o meno. In media il consumo della batteria di un cellulare va dai 3 ai 7 watt ad ogni carica, che tradotto in termini di costi significa una cifra che va dai 2 ai 4.50 euro l’anno.
Se carichiamo il telefono di notte e lo lasciamo collegato alla corrente anche quando ha raggiunto la piena carica, il caricabatterie continuerà a consumare circa 2,24 watt. Come anticipavamo si tratta di poca cosa, ma l’azione di ciascuno di noi, sommata a quella degli altri, può sicuramente fare la differenza.
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Caricare il cellulare accanto a noi mentre dormiamo è pericoloso?
L’altra ragione che dovrebbe spingerci a provare a cambiare le nostre abitudini e a ricaricare il telefono durante il giorno è data dalle radiazioni elettromagnetiche emanate dai nostri device, responsabili di disturbare il nostro riposo.
E non solo: disturbando la produzione di melatonina, a lungo andare, queste radiazioni potrebbero causare problemi di metabolismo e l’insorgere di disturbi quali l’obesità e il diabete.
Un’altra abitudine da cambiare riguarda proprio l’uso del telefono prima di dormire: non solo perché l’esposizione alla luce degli schermi mantiene attivo il nostro cervello, ma anche per i contenuti con cui potremmo imbatterci attraverso lo smartphone, come per esempio mail di lavoro, capaci di portarci con la mente lontani dal rilassamento che è necessario a favorire un sonno ristoratore.