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La rigenerazione urbana come volano per la trasformazione dell’edilizia studentesca. L’Agenzia del Demanio e il Ministero dell’Università, infatti, hanno deciso di convertire edifici pubblici in residenze universitarie per affrontare concretamente l’emergenza abitativa degli studenti fuori sede.
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La carenza di posti letto per gli studenti fuori sede
Attualmente la situazione delle residenze universitarie in Italia è caratterizzata da una carenza di posti letto per gli studenti fuori sede.
Secondo un rapporto pubblicato da Scenari Immobiliari, sono necessari almeno 80.000 posti letto per i fuori sede per far fronte all’emergenza del caro affitti, che interessa quasi mezzo milione di studenti in Italia.
L’attuale copertura dei posti letto offerti agli studenti universitari fuori sede, pari al 40% degli iscritti, si attesta intorno al 10,5% e deriva da enti specifici che però coprono solo l’8,1% del totale. Le strutture gestite da enti privati che coprono il restante 2,4%.
Per affrontare questa situazione, il Governo ha recentemente sbloccato 660 milioni di euro per l’acquisizione di nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore, con l’obiettivo di triplicare l’offerta di residenze per gli studenti fuori sede, portandola da 40.000 a 105.500 entro il 2026.
Sono previsti stanziamenti di risorse del PNRR per ridurre il divario sociale e promuovere il diritto allo studio, nonché per la ristrutturazione e il rinnovo delle strutture esistenti.
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Perché si è deciso di utilizzare gli edifici pubblici?
Tali iniziative, anche se mirano a garantire un adeguato supporto abitativo agli studenti universitari, con gli anni si sono rilevate insufficienti. Per questo motivo, si è deciso di puntare alla riqualificazione di edifici pubblici in disuso per la creazione di residenze universitarie cercando di contenere l’emergenza abitativa degli studenti fuori sede.
L’obiettivo principale di questa strategia è individuare immobili pubblici poco utilizzati e trasformarli in alloggi destinati agli studenti universitari. Tale approccio non solo offre una risposta immediata alla carenza di alloggi, ma sottolinea anche l’opportunità di promuovere la rigenerazione dei centri urbani.
Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, insieme al Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, hanno annunciato questa scelta attraverso un comunicato stampa congiunto, sottolineando la firma di un protocollo d’intesa per la collaborazione istituzionale nella realizzazione di residenze universitarie.
Individuare immobili pubblici poco utilizzati o addirittura in disuso e trasformarli in nuove residenze universitarie si configura come un approccio che consente di ottimizzare l’utilizzo di risorse già esistenti, riducendo al contempo la pressione sulla domanda di alloggi per gli studenti.
Inoltre, la riqualificazione di edifici pubblici sottoutilizzati rappresenta una soluzione sostenibile e vantaggiosa dal punto di vista economico.
Oltre a risolvere la questione dell’alloggio per gli studenti, l’iniziativa assume una prospettiva più ampia, contribuendo alla rigenerazione urbana e al ripopolamento di città e sedi universitarie. La trasformazione di edifici pubblici in residenze universitarie offre un’opportunità unica per rivitalizzare i centri urbani, creando un ambiente più dinamico e attrattivo anche per i giovani talenti nelle città.
Dunque, questa iniziativa può contribuire a creare comunità universitarie aumentando la vitalità delle aree circostanti e promuovendo un maggiore coinvolgimento degli studenti nella vita della città.
I compiti dell’Agenzia del Demanio
Sarà l‘Agenzia del Demanio a presentare al Tavolo Tecnico gli immobili destinati ad arricchire il nostro portafoglio immobiliare. Finora, sono già stati individuati 28 beni nell’ambito dell’implementazione della Riforma del PNRR.
L’Agenzia, seguendo le indicazioni del MUR, si impegna a semplificare le procedure amministrative e a favorire lo sviluppo della progettazione, esplorando opportunità di coordinamento tra le attività di programmazione finanziaria e di valorizzazione immobiliare.
Inoltre, l’Agenzia mette a disposizione le competenze tecniche della Struttura per la Progettazione, adottando le soluzioni progettuali più avanzate in termini di sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico.
Con l’orientamento del MIUR e su suggerimento delle Università, si aprono prospettive anche per la realizzazione di poli universitari, tecnologici e d’innovazione, nonché di nuove residenze universitarie.