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La Torre Garisenda, uno dei simboli più riconoscibili della città di Bologna, è a rischio crollo. Tuttavia, grazie ad un piano di intervento ispirato al restauro che ha salvato la Torre di Pisa, c’è speranza per il futuro di questo importante monumento storico.
Innovazione e tradizione per la sicurezza
Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha rivelato che la città si affiderà a tecniche e strutture già sperimentate con successo per la Torre di Pisa. L’intervento prevede l’utilizzo di tralicci metallici che, attraverso l’applicazione di tensione, contribuiranno a stabilizzare la struttura. Questo metodo, già sperimentato ed efficace, promette di garantire la sicurezza della Torre Garisenda e di tutta larea circostante, consentendo una futura riapertura al pubblico della vicina Torre degli Asinelli.
Un piano triennale
Il piano di salvataggio si articola in tre fasi principali. La prima fase vede l’installazione e l’adattamento delle strutture metalliche utilizzate precedentemente a Pisa. Questi lavori preliminari, stimati in circa sei mesi, permetteranno di operare in sicurezza attorno e alla base della torre.
La seconda fase prevede specifici interventi sulla muratura della Torre Garisenda, inclusi il consolidamento strutturale e il restauro conservativo, per preservarne l’integrità e l’aspetto storico.
Infine, la terza e ultima fase includerà la messa in tiro dei cavi di contrasto, essenziali per il mantenimento della stabilità della torre a lungo termine.
Investimenti e sostenibilità
Per realizzare questi interventi, il Comune di Bologna ha già raccolto 19 milioni di euro, una somma che coprirà i costi dei lavori e contribuirà ad altre iniziative di conservazione del patrimonio cittadino. Questo impegno riflette la determinazione della città di Bologna a preservare il suo ricco patrimonio culturale, garantendo al contempo la sicurezza dei suoi cittadini e dei numerosi visitatori attratti dai suoi monumenti storici.
Un patrimonio da salvaguardare
La Torre Garisenda rappresenta una parte vitale della storia e dell’identità di Bologna. Con le sue fondamenta risalenti al XII secolo, la torre è un testimonianza tangibile del passato medievale della città. Il suo pendio distintivo, simile ma meno pronunciato di quello della Torre di Pisa, ha ispirato poeti e artisti attraverso i secoli, da Dante Alighieri a Giosuè Carducci.
La decisione di adottare un approccio innovativo e collaudato per il suo restauro dimostra il valore che Bologna attribuisce alla conservazione del suo patrimonio, combinando rispetto per la tradizione con l’utilizzo di tecnologie avanzate. Il piano di restauro della Torre Garisenda è inoltre un perfetto esempio di come le nuove tecnologie vengano impiegate per preservare il patrimonio storico-culturale.
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