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Ha venduto oltre 150 milioni di copie ed è diventata una delle opere letterarie di maggior successo del ventesimo secolo: stiamo parlando del Signore degli Anelli, il libro di J.R.R. Tolkien da cui è stata poi tratta l’omonima trilogia di film nel 2001, diretta e co-prodotta dal regista neozelandese Peter Jackson.
Un vero cult e, visto il successo di libri e film, non sorprende sapere che le case degli hobbit, le piccole creature del mondo di Tolkien, siano state ricreate in diversi punti del mondo.
La più sostenibile? Quella che si trova in Galles, ideata e costruita da Simon Dale, un fotografo freelance. Scopriamo di più sulla Hobbit House in Galles.
Galles, alla scoperta della Hobbit House sostenibile
Ci troviamo nel pittoresco villaggio di Lammas, immerso tra i boschi del Galles, dove un gruppo di visionari guidati dal fotografo Simon Dale ha dato vita a un progetto straordinario: la Low Impact Woodland Home, un’autentica dimora degli Hobbit costruita in soli 4 mesi sfruttando le risorse naturali, come:
- pietre e fango per le fondamenta e i muri di contenimento;
- balle di fieno per l’isolamento di pareti e pavimenti;
- legno per la struttura.
La casa, che prende il nome di Low Impact Woodland Home, è un esempio lampante di sostenibilità ed ecologia. É completamente autosufficiente, riscaldata in inverno da una stufa a legna e rinfrescata d’estate da un sistema di ventilazione naturale. L’energia elettrica proviene dai pannelli solari, mentre l’approvvigionamento idrico è garantito da una sorgente naturale.
All’interno, gli arredi e i pavimenti sono stati realizzati con legno di recupero, gli infissi e le tubature sono ricavati da materiali di scarto, mentre una compost toilette sottolinea l’impegno verso la sostenibilità.
Il tetto verde non solo offre un efficace isolamento termico, ma permette alla casa di fondersi armoniosamente con l’ambiente circostante, conferendole quell’aspetto fiabesco che ha attirato l’attenzione di molti, definendola “la casa degli Hobbit“.
Questo progetto non è solo un esempio di abitazione ecologica, ma anche una critica al modello di costruzione convenzionale, che spesso sacrifica la sostenibilità in nome del profitto. Costruire con materiali naturali non solo riduce l’impatto ambientale, ma rappresenta anche un atto di amore e rispetto per la Terra, trasformando ogni abitazione in un’opera d’arte autentica e sostenibile.
Le altre case degli hobbit nel mondo
Oltre alla Low Impact House, la Hobbit House del Galles ultra eco-sostenibile, esistono altre case degli hobbit sparse nel mondo. Primo fra tutti c’è il villaggio di Matamata, nel nord della Nuova Zelanda, dove sorge l’azienda agricola che ha fatto da set per Hobbiton.
Più grande e lussuosa è la casa Hobbit di Ian Morrison, in cima a una collina alle Barbados, con una superficie di 3.500 metri quadrati, una location ideale per rilassarsi.
Sempre ispirato alle storie di Tolkien negli Stati Uniti, in Montana, sorge lo Hobbit Village, una vera e propria “Contea” ispirata e dedicata ai personaggi de Il Signore degli Anelli, con piccoli bungalow disponibili per i visitatori con prezzi a partire da 200 dollari a notte.
Anche l’Italia ha la sua piccola Hobbiton, e si trova in Abruzzo, a Bucchianico, un paesino a pochi chilometri da Chieti, da un’idea di Nicolas Gentile, un 38enne pasticcere amante della saga tolkieniana. Il pasticcere ha costruito un bungalow di circa venti metri quadrati, simile all’abitazione di Bilbo Baggins, attirando visitatori da tutto il mondo.
*Immagini nell’articolo – Credits to @simonedale.net