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Lo smart working ha trasformato per tanti mesi le città italiane, svuotandone in maniera palese strade, metropolitane e uffici. Fenomeno molto evidente anche nella laboriosa Milano.
Oggi, in questo clima di riaperture e di ritrovata libertà, torna in auge il valore dell’ufficio di rappresentanza, uno spazio che, anche se più piccolo e più privato, possa comunque essere bello, accogliente, di pregio. Un luogo dove tornare a lavorare e incontrarsi per concludere affari.
La classifica assoluta
Nonostante lo smart working sia un metodo di lavoro ormai assimilato per moltissime categorie professionali, e che ci accompagnerà ancora a lungo, gli operatori del settore immobiliare hanno dichiarato che negli ultimi mesi la ricerca di spazi da adibire ad ufficio, a Milano, è nuovamente in crescita.
Ecco i cinque quartieri di Milano più ambiti da chi vuole affittare un ufficio:
- Piazza Cordusio, con il 47,4% rispetto al totale delle richieste in città;
- Garibaldi, Moscova e Porta Nuova con il 36,4%;
- Centrale e Repubblica con il 33,5%;
- Palestro, Quadronno e Guastalla a quota 32,5%;
- Arco della Pace, Arena e Pagano con il 31,6%.
Il settore delle vendite
Per quanto riguarda invece l’acquisto di uffici a Milano, secondo i dati elaborati da Immobiliare.it Insights per Repubblica, le aree richieste restano le stesse desiderate per gli affitti, ma con percentuali più basse.
Inoltre, come afferma Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it, mostrando i numeri a confronto tra il primo trimestre dello scorso anno e oggi “l’aumento delle richieste di uffici in centro si verifica solo nel caso dell’affitto”.
Crescono dunque le richieste di affitti, ma le compravendite sono ancora in segno negativo sia in centro storico, dove le vendite sono ad un -28%, sia nelle altre zone della città:
- -36% a Porta Vittoria;
- -37% Porta Romana;
- -34% Cenisio.
Si sceglie l’affitto a risposta delle nuove esigenze lavorative, la cui parola d’ordine è flessibilità.
La scelta dell’ufficio in relazione alla professione
Ogni settore professionale sembra avere la propria zona di interesse a Milano. A relazionare la scelta degli uffici su base professionale e settoriale è Luca Vaj, alla guida del settore capital markets di Jll Italia.
- Il centro città attira soprattutto il settore bancario e finanziario, il cosiddetto “prime”, cioè il direzionale di fascia alta, che può permettersi affitti elevati in cambio di immobili di prestigio e rappresentanza;
- Porta Nuova è il quartiere più attrattivo per le startup tecnologiche
- Le aree oggetto di rigenerazione urbana e tutto ciò che ruota attorno agli ex scali ferroviari e ai Navigli, sono le zone preferite dal mondo del design e della comunicazione;
- le zone periferiche restano in mano al settore manifatturiero e industriale, che ha ancora molti dipendenti in presenza. In aree periferiche è ancora possibile trovare uffici e laboratori di grandi metrature. L’interesse verso le zone dell’hinterland, a detta di Vaj, dovrebbe riaccendersi una volta pronte le grandi riqualificazioni in atto.
Che dimensioni hanno gli uffici più richiesti
I dati dell’analisi di Immobiliare.it evidenziano che le dimensioni piccole sono oggi molto richieste insieme alle dimensioni medie fino a trecento metri quadrati. Come specifica Emanuele Barbera, presidente del gruppo Sarpi “L’ufficio deve avere caratteristiche diverse rispetto a prima. E, soprattutto in centro, diventa una sede di rappresentanza, un punto di accoglienza e di appartenenza”.
Alcuni grandi edifici adibiti ad uffici come il grattacielo Unieuro di Porta Nuova, a seguito del Covid e dello smart working, ha scelto di subaffittare alcuni spazi rimasti inutilizzati.