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Lontane dall’essere semplici strutture che punteggiano lo skyline della città, i grattacieli di Torino sono testimoni di un percorso di crescita, innovazione e rinnovamento.
Dal desiderio di superare i confini dell’architettura classica fino alla volontà di proiettarsi verso un futuro sempre più sostenibile, questi colossi di cemento, vetro e acciaio raccontano storie di audacia e visione.
Dopo aver visto quali sono i grattacieli più belli d’Europa, ecco una panoramica di Torino.
La Mole Antonelliana: il precursore
Nonostante non sia tecnicamente un grattacielo, la Mole Antonelliana merita una menzione speciale , per la sua preminenza nel panorama torinese.
Originariamente progettata come sinagoga, questa struttura è diventata un simbolo distintivo della città, rappresentando l’ambizione e la creatività dei cittadini torinesi. Oggi ospita il Museo Nazionale del Cinema e, sotto la sua imponente cupola, unisce storia, arte e innovazione.
Torre Littoria: l’inizio di un’era
La Torre Littoria segna l’ingresso di Torino nell’era dei grattacieli. Edificata in un contesto storico complesso, rappresenta un’epoca di cambiamento e modernizzazione.
Il grattacielo si distingue per il suo stile razionalista e per la sua storia, avendo cambiato destinazione d’uso più volte, fino a diventare oggi un mix di uffici e residenze private.
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Il grattacielo Lancia: simbolo di industrializzazione
Il grattacielo Lancia incarna lo spirito imprenditoriale e innovativo di Torino, città dell’automobile per eccellenza.
Questa struttura è stata un punto di riferimento per il quartiere di Borgo San Paolo e ha a lungo rappresentato un connubio tra l’industria automobilistica e l’architettura moderna.
Fu costruito tra il 1954 e il 1957 dall’architetto Rosani, su commissione di Gianni Lancia per riunire in un unico luogo tutti gli uffici della società. A nord e a sud del grattacielo, sorgevano un tempo le officine Lancia.
Grattacielo Pietro Micca (ex RAI): tra passato e futuro
Il grattacielo che avrebbe dovuto essere la sede della RAI racconta una storia di aspettative non realizzate, ma anche di nuove opportunità.
Dopo anni di abbandono, la recente ristrutturazione di questo edificio simboleggia la capacità di Torino di rigenerarsi e di guardare avanti, trasformando le difficoltà in nuove possibilità per la comunità e per l’architettura urbana.
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Grattacielo San Paolo: un gioiello di sostenibilità
Il Grattacielo di Intesa Sanpaolo non è solo uno dei più alti edifici della città, ma è anche un esempio lampante di architettura sostenibile.
Progettato da Renzo Piano, si distingue per le sue soluzioni innovative volte a minimizzare l’impatto ambientale, dimostrando come la modernità possa convivere con il rispetto per l’ambiente. Con uno sguardo verso le alpi, il grattacielo offre al pubblico uno spazio dedicato alla vita della città, aperto agli appassionati dell’arte, dell’ingegno e della bellezza.
Grattacielo Piemonte: il nuovo gigante
Con i suoi 205 metri di altezza, il Grattacielo Piemonte non solo ha superato la Mole Antonelliana diventando l’edificio più alto di Torino, ma ha anche stabilito un nuovo standard per l’architettura contemporanea e la sostenibilità urbana.
Questo edificio simbolizza l’ambizione della città di rinnovarsi costantemente, offrendo spazi moderni per gli uffici della Regione Piemonte e promuovendo al contempo l’efficienza energetica e l’integrazione con l’ambiente circostante.
La trasformazione di Torino attraverso i suoi grattacieli è una testimonianza vivente del connubio tra tradizione e innovazione. Ogni edificio, dalla storica Mole Antonelliana al futuristico Grattacielo Piemonte, racconta una parte unica della storia della città, un intreccio di passato, presente e futuro.
Questi simboli di vertiginosa altezza non sono soltanto meraviglie architettoniche; sono pilastri di una Torino che guarda in alto, non solo in senso letterale ma anche nel significato più profondo di progresso e rinnovamento.