Indice dei contenuti
In alcuni casi può nascere la necessità di modificare l’assetto interno della propria abitazione per creare degli spazi più grandi, accorpando stanze prima separate.
È il caso, molto frequente, della modifica della zona giorno della casa, tramite la demolizione della parete interna che separa la sala e la cucina: in questo modo si andrà a creare un unico ambiente più grande e accogliente che includerà sala, salotto e una cucina a vista.
Ma è possibile abbattere un muro interno? E se sì, come procedere e quali permessi sono necessari?
Ecco una breve guida con tutti i chiarimenti necessari.
Abbattere un muro interno: è possibile?
La prima cosa da considerare è la tipologia di muro, in quanto in ogni edificio vi sono muri portanti e non portanti.
I muri portanti sono essenziali per la struttura e la tenuta dell’edificio e di conseguenza non sempre si possono abbattere.
Essi si possono riconoscere in quanto hanno uno spessore maggiore, superiore ai 12-15 centimetri, e sono fatti in cemento armato o di mattoni pieni e toccandoli emettono un suono sordo.
Viceversa, un muro non portante, detto anche tramezzo, presenta uno spessore inferiore ed è collocato all’interno dell’appartamento, dove funge da separazione tra gli ambienti.
Questo tipo di muro si può demolire, o affidandosi a dei professionisti o, se si è bravi, ricorrendo al fai da te, dotandosi di opportuni strumenti, come mazza, scalpello, martello demolitore, e facendo molta attenzione alla sicurezza.
Quali permessi sono necessari per abbattere una parete
Se la parete da abbattere è un muro non portante, l’intervento può essere senz’altro effettuato senza particolari valutazioni preventive.
Trattandosi però di un intervento di manutenzione straordinaria, per procedere occorre comunque un permesso da parte del Comune, attraverso la presentazione della CILA, la Comunicazione inizio lavori asseverata.
Essa deve essere stilata da un tecnico, come un geometra, un architetto o un ingegnere, che in via preventiva dovrà verificare alcuni aspetti, per esempio che i lavori rispettino i requisiti igienico-sanitari prescritti dal Regolamento Edilizio Comunale o che con l’intervento non si creino problemi negli ambienti adiacenti. Una volta presentata la CILA, i lavori possono iniziare subito.
Alla loro conclusione, bisognerà presentare al Comune la Comunicazione di fine lavori e la Certificazione del collaudo finale e all’Agenzia del Territorio la richiesta di variazione catastale con la relativa planimetria; ed entro 15 giorni dalla comunicazione di fine lavori occorrerà richiedere il certificato di agibilità.