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In questi ultimi anni, che il fenomeno della siccità e delle piogge scarse sta aumentando sempre di più, è bene valutare metodi alternativi per risparmiare o raccogliere acqua. Soprattutto se si vive in delle zone a forte rischio di siccità. Ecco qualche spunto interessante su come recuperare l’acqua piovana e per cosa utilizzarla.
Perché recuperare l’acqua piovana?
Un’azione del genere potrebbe sembrare piuttosto inusuale in un paese avanzato come l’Italia, ma si tratta in realtà di una pratica largamente utilizzata in tutto il mondo e in moltissimi impianti industriali. Il recupero di acqua piovana infatti permette di risparmiare in maniera sostanziosa sia dal punto di vista del consumo vero e proprio, sia sul costo in bolletta.
Come e dove riutilizzare l’acqua piovana?
È molto difficile che un privato cittadino possieda un impianto di purificazione delle acque in casa propria, per questo è bene sapere come riutilizzare l’acqua piovana. Innanzitutto giova ricordare che l’acqua piovana, soprattutto se si vive in zone urbane, potrebbe essere sporca per via dello smog e quindi inutilizzabile per fini alimentari, tuttavia può essere una validissima risorsa per alcune attività quotidiane:
- irrigazione di terreni (grandi o piccoli) e giardinaggio, infatti l’acqua piovana può essere utilizzata tranquillamente per tenere il nostro spazio verde sempre rigoglioso;
- qualsiasi tipo di lavaggio e pulizia come i pavimenti, l’automobile o anche il bucato (vista la presenza di detersivi e disinfettanti);
- scarico delle acque nere, ovvero tutto quello che concerne lo scarico di WC e sanitari.
Qualche consiglio su come raccoglierla
Esistono numerosi metodi per raccogliere l’acqua piovana, da quelli estremamente professionali a quelli più “fai da te”, e ognuno di essi si può adattare tranquillamente alle nostre esigenze e ai nostri spazi:
- per chi abbia grandi necessità (per lo più agricole) e spazi che lo consentono, si possono trovare in commercio numerosi impianti di raccolta, filtraggio e purificazione dell’acqua piovana, i cui costi ovviamente variano molto a seconda del tipo e della funzione;
- il metodo del telo: per chi ha un terrazzo è possibile stendere a mezza altezza un telo di plastica con un foro al centro, fissarlo a quattro estremità e posizionare un recipiente al di sotto del foro. In questo modo tutta l’acqua piovana andrà a finire direttamente nella tanica;
- infine non è da sottovalutare il riciclo tramite grondaia: è sufficiente posizionare un recipiente alla base dello scarico della grondaia di casa nostra per raccogliere tutta l’acqua di cui potremmo avere bisogno.