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“Non smettere mai di sorridere, perché un giorno senza sorriso è un giorno perso” diceva Charlie Chaplin, e allora perché non farsi aiutare a sorridere dalla pianta del sorriso? Proprio così, il Kalanchoe, o Calancola, una specie vegetale di origine tropicale e subtropicale, è anche conosciuta come pianta del sorriso e si dice che aiuti a ritrovare il buon umore e a stare bene.
La pianta del sorriso
Il Kalanchoe vanta circa 120 specie differenti, è una pianta succulenta e nel nostro Paese è stata introdotta nei primi del Novecento. Appartiene alla famiglia delle Crassulacee e ha fiori che possono essere di colore bianco, rosa, fucsia, rosso, arancione e giallo.
Come coltivare il Kalanchoe
Coltivarla è facile: questa pianta è particolarmente resistente e capace di adattarsi a diverse condizioni. Necessita di molta luce e poca acqua, poiché la accumula nelle sue stesse foglie.
Sebbene preferisca il caldo, la pianta del sorriso può essere coltivata anche all’esterno. È bene non annaffiarla troppo e lasciare asciugare il terreno prima di bagnarla nuovamente, evitando assolutamente il ristagno dell’acqua.
Scegliete vasi o contenitori dove inserire un terreno ben drenato, privilegiando miscele di terriccio per cactus e sabbia o perlite.
Kalanchoe in casa o fuori?
La scelta varia in base al luogo in cui viviamo. Tendenzialmente è preferibile tenere il Kalanchoe dentro casa, poiché questa pianta ama stare in un ambiente di temperatura tra i 20-25°C. Può resistere sino a 35°C, ma non può stare in un ambiente dove la temperatura scenda sotto i 7°C.
Scegliete un angolo della casa particolarmente luminoso e garantite alla pianta del sorriso un’esposizione ai raggi del sole di almeno 4/6 ore al giorno.
Una fioritura generosa
Il Kalanchoe dona alla vista i suoi fiori dai colori vivaci per un lungo periodo che può essere di svariate settimane o addirittura mesi. Per facilitare la rifioritura occorre che la pianta possa avere un periodo di riposo durante la stagione invernale, con un clima più fresco e conseguenti minori annaffiature. Nella fase di riposo va ridotta anche l’esposizione alla luce solare.
Il Kalanchoe dà molto e chiede poco: tra le sue richieste troviamo anche la predilezione per contenitori di dimensioni ridotte, dove la pianta si sente maggiormente a suo agio e fiorisce di più.