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Dove va il cartone della pizza? Si può riciclare quando è sporco? Questi interrogativi sono tra i dilemmi che ricorrono di frequente quando dobbiamo differenziare i rifiuti. Ad esempio, uno degli errori più frequenti riguarda proprio la carta. I tovaglioli di carta sporchi ma certificati compostabili, vanno nella raccolta dell’umido insieme agli scarti alimentari e agli avanzi, e non in quella della carta e cartone. E il cartone delle pizze?
Dove buttare il cartone della pizza
Il cartone delle pizze si intuisce che andrebbe conferito nella carta. Tuttavia non è sempre così, e qualche accortezza in più ci vorrebbe. Infatti, il conferimento di tale rifiuto non è per nulla scontato. Le abitudini sbagliate possono persino contribuire all’“inquinamento” di un intero carico di rifiuti differenziati, vanificandone gli sforzi e le aspettative di riciclo.
Buttare o meno il cartone della pizza nella raccolta della carta dipenderà dalle condizioni dello stesso rifiuto, ossia se è sporco o pulito.
Dove buttare il cartone della pizza sporco
Il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica (Comieco) fa chiarezza su questi e altri dubbi che riguardano il riciclo della carta e del cartone.
Quello delle pizze d’asporto deve essere conferito nella differenziata della carta e del cartone a patto che sia pulito e privo di residui di cibo. Esattamente come facciamo con i cartoni da imballaggio, privi di altri materiali o sporcizie.
Al contrario, quando i cartoni delle pizze sono sporchi, anche con un filo visibile di olio o qualche chiazza di mozzarella ormai rappresa, dobbiamo agire come segue:
- Separare e recuperare tutti i resti del cibo che si possono togliere dal cartone della pizza, e che andranno conferiti nell’umido;
- Strappare il coperchio del cartone delle pizze, solitamente pulito, e gettarlo nella raccolta carta e cartone;
- La parte di cartone che abbiamo ripulito dai residui di pizza andrà invece buttata nel bidone dell’indifferenziato (ma se è compostabile con la certificazione, può essere conferita nell’umido).
Cosa succede se sbaglio la differenziata della carta
L’Italia è il primo Paese in Europa per riciclo di carta e cartone, e il secondo (dopo la Germania) per il riciclo e il recupero (5 milioni di tonnellate nel 2022). Le percentuali continuano a salire di anno in anno, come certificano i dati Comieco (nel 2022 sono state raccolte 3,6 milioni di tonnellate, +0,6% rispetto al 2021). Il problema è che non tutte le carte sono ecologiche e riciclabili al 100%, o compostabili. La carta e il cartone possono essere riciclati fino a sette volte, ma solo se conferiti in modo corretto.
A oggi sono ancora diffuse le pratiche scorrette di riciclo della carta, che viene spesso buttata sporca o contaminata, come gli scontrini o i giornali, che non possono essere recuperati per via dell’inchiostro, a meno che non venga prima sbiancata e disinchiostrata. O, appunto, i cartoni delle pizze sporchi o le carte oleate da forno.
Questi rifiuti troppo spesso non passano il sofisticato occhio tecnologico del fiber tester, che in condizioni non complesse riesce a estrarre i rifiuti estranei e a recuperare la carta. Come al solito, le abitudini di tutti possono migliorare le condizioni di lavoro e la buona riuscita di questa fondamentale risorsa per l’economia circolare: la raccolta differenziata.