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Colpo di scena nel mondo degli immobili, un incredibile ritrovamento ha lasciato a bocca aperta gli esperti del settore. Due agenti immobiliari americani, mentre valutavano le condizioni di una villa sulla spiaggia a Santa Cruz, hanno fatto una scoperta straordinaria nel garage: una Ferrari rara, appartenuta a un’epoca d’oro dell’automobilismo.
La scoperta nel garage di Santa Cruz
I loro nomi sono Dana Bambace e Kimberly Ward, che avevano da poco ricevuto l’incarico dagli eredi di David Downs, scienziato l’azienda aeronautica Lockheed Martin, di valutare le condizioni di una villa sulla spiaggia di Santa Cruz, così poi da poter procedere con gli eventuali lavori di ristrutturazione in vista della messa in vendita dell’immobile.
La villa era ormai disabitata da anni, e dopo aver constatato la necessità di alcuni lavori edilizi per riportarla a nuovo splendore, i due agenti immobiliari sono rimasti sorpresi nel trovare, all’interno del triplo garage dell’immobile, una Ferrari d’epoca in ottime condizioni.
Il valore della Ferrari d’epoca
La Ferrari nascosta nel garage si è rivelata una delle più emblematiche GT prodotte negli anni ‘60 dal Cavallino Rampante: firmata Pininfarina e limitata a soli 350 esemplari, con un motore V12 da quasi 3 litri che la rende capace di arrivare fino a 240 km/h, la vettura può arrivare a raggiungere un valore di 2 milioni di euro.
Si tratta della Ferrari 250 GT Berlinetta Lusso, ad oggi una delle gran turismo d’epoca più rare. È stato un esperto broker di auto d’epoca ad autenticarne l’originalità: la Ferrari risulta in ottime condizioni, grazie a un restauro risalente agli anni 2000 comprensivo di riverniciatura e revisione completa del motore. È così che sia l’automobile e sia la residenza sono state messe in vendita. La casa, che ha subito interventi di ristrutturazione importanti in cucina, nei bagni e nel garage, oltre a un importante rifacimento dei pavimenti, è stata valutata oltre 2 milioni di euro, superando di poco il valore della Ferrari trovata per caso nel garage.
Crediti immagine: Corriere.it