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“L’hotel Ca’ di Dio a Venezia è un pezzo pregiato del puzzle che stiamo costruendo. Vogliamo arrivare a dieci strutture di alto livello entro la fine del 2022“. Con queste parole i vertici di Alpitour, uno dei più importanti attori internazionali attivi nel settore del turismo, hanno illustrato gli obiettivi da realizzare nel breve futuro per quanto riguarda l’ospitalità di alta moda.
Alpitour si rinnova e sceglie l’Italia: tutte le strutture di alta moda nel settore alberghiero
Entrata nella sfera di Tamburi Investment partners (multinazionale che nel 2017 ha acquistato il 70% delle quote societarie), Alpitour sta costruendo la sua nuova collezione di alberghi denominata VRetreats a suon di inaugurazioni davvero mozzafiato. Il settore dell’hotellerie, insieme a quello delle agenzie di viaggi, rappresenta il fiore all’occhiello dell’azienda, che dopo le difficoltà dovute all’emergenza pandemica (con un fatturato ridotto di oltre cinque volte) sta risalendo a grande velocità soprattutto grazie agli ultimi investimenti effettuati in Italia.
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La collezione VRetreats vuole attrarre un pubblico nazionale ed internazionale di alto livello, forte di un servizio consolidato nel tempo e grazie ai nuovi hotel di lusso inaugurati da Nord a Sud.
Ca’ di Dio a Venezia è solo l’ultimo esempio emblematico di come Alpitour voglia rendere l’esperienza del clienti davvero unica, coniugando comfort, bellezza e tradizione.
Venezia, Taormina, Roma: dove si trovano gli hotel di lusso Alpitour?
Sono già state inaugurate due strutture nella cornice mozzafiato di Taormina (denominate Atlantis Bay e Mazzarò Sea Palace) e Donna Camilla Savelli a Roma.
Quello aperto in laguna è l’ennesimo spazio di alto lusso, con la prospettiva di arrivare in doppia cifra entro l’anno, arrivando a coprire buona parte del territorio nazionale e intercettando così una fetta importante del turismo facoltoso.
La collezione VRetreats si inserisce in una proposta globale che vede la presenza di strutture ricettive situate lungo le coste dei litorali internazionali più chic e diversi club sorti in molte zone dell’Africa.
I dati pre-pandemia mostravano un potenziale complessivo da circa 91mila ospiti dislocati in oltre 4mila camere. I numeri nell’anno 2019 avevano superato quota 800mila presenze.