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Alea iacta est, il dado è tratto, ancora (e ancora): la Bce – Banca Centrale Europea – ha da pochissimo annunciato un nuovo aumento dei tassi di interesse per tentare di porre un freno all’inflazione, ovvero all’innalzarsi generalizzato del livello dei prezzi.
Aumentano i tassi dello 0,75 per cento
La decisione di oggi vede un aumento pari allo 0,75 per cento.
Il primo aumento è avvenuto a luglio, dopo ben 11 anni in cui i tassi di interesse in Europa erano stati fermi.
Cosa sono i tassi di interesse?
I tassi di interesse rappresentano “il costo del denaro“, ovvero i tassi a cui le banche centrali danno in prestito soldi alle altre banche.
Obiettivo della Bce? Con tassi più alti procedere con nuovi investimenti diventa poco conveniente e accessibile, perché è più costoso chiedere un mutuo per comprare una casa o un bene o, anche, per avviare un’attività.
Di conseguenza, si assiste a una decelerazione dell’economia e a una deflazione: si acquista meno, si spende meno e i prezzi si abbassano.
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Il rischio di recessione
I rischi di tali manovre? A livello politico, il timore è di condurre l’economia in recessione, considerando anche le conseguenze della guerra in Ucraina.
Ma la Bce sembra ferma nelle decisioni, tenendo conto che l’inflazione c’è e si fa sentire in tutta Europa.