Indice dei contenuti
La proposta di acquisto vincolata al mutuo è una possibilità da considerare per chi ha in programma di ottenere un finanziamento per acquistare un’immobile.
Quali sono le fasi di una trattativa immobiliare?
L’acquisto di una casa comprende diverse fasi:
- proposta d’acquisto: l’acquirente dimostra l’intenzione all’acquisto e versa la caparra confirmatoria;
- contratto preliminare di compravendita: le parti fissano un accordo per iscritto, dove dimostrano l’impegno a procedere nella compravendita;
- contratto definitivo: firma dell’atto definitivo alla presenza di un notaio.
Durante la consegna della somma della caparra confirmatoria, ci si vincola alla compravendita e se questa dovesse saltare, per esempio a causa del mancato ottenimento del mutuo, si potrebbe perdere la somma versata.
Ecco che per scongiurare questa eventualità si utilizza la proposta di acquisto vincolata al mutuo.
Proposta di acquisto vincolata al mutuo: che cosa si intende?
Per proposta di acquisto vincolata al mutuo, si intende una sorta di compromesso di acquisto casa che può favorire sia l’acquirente che il proprietario e che è consentita dall’articolo 1353 del Codice Civile.
Infatti, viene qui chiarito che è possibile vincolare la risoluzione del contratto all’ottenimento del mutuo, così da non correre il rischio di perdere la caparra versata, in caso di un esito negativo da parte della banca.
Ci si può servire della proposta di acquisto vincolata al mutuo come di un normale atto, simile a quello di compravendita. Dopo una prima fase in cui si ottiene l’approvazione del venditore, si passa alla fase preliminare di vendita.
In questa fase, sarà presente la clausola di sospensione che indica come indispensabile alla risoluzione del contratto l’ottenimento del mutuo.
Leggi anche: PROPOSTA DI ACQUISTO IMMOBILIARE: DIFFERENZA TRA SEMPLICE E IRREVOCABILE
Quanto dura la proposta di mutuo?
La proposta di acquisto vincolata ha una scadenza che va concordata con l’agenzia immobiliare.
In questa data, l’acquirente dovrà comunicare all’agenzia se la pratica di mutuo ha avuto esito positivo oppure no.
Se non c’è stata ancora risposta dalla banca, è possibile chiedere ai proprietari dell’immobile una proroga della condizione di sospensione del contratto.
Quali sono i costi per una proposta di acquisto vincolata al mutuo?
Nella proposta di acquisto vincolata al mutuo, la provvigione agenzia è da pagare solo se il vincolo è di tipo risolutivo. In questo caso, si avrà diritto, comunque, alla restituzione della somma versata all’agenzia ma senza la provvigione.
Per questo motivo, è consigliabile scegliere un vincolo sospensivo che consente di risparmiare i soldi della provvigione.
La proposta subordinata al mutuo con il vincolo risolutivo rende efficace il contratto da subito, pur mantenendo come sua risoluzione il momento dell’ottenimento del mutuo; con il vincolo sospensivo, invece, viene sospesa l’efficacia del contratto fino all’esito della decisione della banca e, grazie a tale sospensione, è possibile non dover versare la provvigione all’agente immobiliare.
E se il mutuo non viene concesso?
Qualora il mutuo non venisse concesso da parte dell’istituto di credito, la caparra non va comunque persa, se si è fatto ricorso alla proposta subordinata al mutuo.
Con questo atto, se il mutuo non dovesse essere accettato, è sufficiente informare l’agenzia immobiliare entro la data stabilita e questi provvederà a farvi avere l’assegno versato a titolo di caparra.
Per annullare il contratto di compravendita dell’immobile, è necessario informare in ogni caso l’agenzia: sia che la banca vi dia esito negativo che positivo, ed anche in caso di nessuna risposta prima della data concordata. In caso contrario, si avrà una proposta di acquisto vincolata al mutuo scaduta e l’acquisto diventerà obbligatorio.
Se il venditore non rispetta la proposta di acquisto cosa succede?
Può capitare che dopo aver sottoscritto il contratto preliminare il venditore decida di non procedere ulteriormente alla vendita della casa.
In questo caso, l’acquirente può recedere dal contratto e chiedere il pagamento del doppio della caparra versata o ricorrere a vie legali.
*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.