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É ufficiale. Le città italiane si stanno cominciando a muovere per ridurre i consumi energetici, specialmente se si vuole mettere in pratica il Regolamento Ue in vigore ufficialmente da ieri.
Taglio del gas: quali sono gli obiettivi del piano energetico dell’UE?
A fine luglio, i Paesi dell’Unione Europea hanno deciso di tagliare il consumo di gas del 15% dal 1° agosto al 31 marzo 2023.
Per l’Italia, l’obiettivo è più modesto, meno 7%, che tradotto in numeri significherà di ridurre 4 miliardi di metri cubi sui 55 previsti.
I tagli al momento sono volontari (o meglio, caldi consigli), per questo ogni Paese si si è mosso stabilendo le proprie linee guida.
Il piano UE per l’efficienza energetica in Italia
Per arrivare a questo -7%, i capoluoghi italiani si sono mossi con più o meno determinazione.
Vediamo insieme i dettagli città per città.
Torino
Tra i capoluoghi ad attivarsi con maggiore decisione su questo fronte c’è Torino. Ecco le misure che sono state prese:
- Ridurre già l’intensità dell’illuminazione pubblica, mantenendo invariati gli orari.
- Ridurre di due gradi la temperatura degli uffici pubblici.
Milano
Forti raccomandazioni ma nessuna ordinanza a Milano da parte del sindaco Sala, che ha chiesto:
- Agli esercizi commerciali in città di tenere le porte chiuse.
- Di non scendere sotto i 26 gradi negli uffici, nelle case e nei negozi.
- Di spegnere le luci a fine giornata negli uffici pubblici.
Roma
A Roma non molto è cambiato dalla circolare del 22 marzo scorso, valida fino al 15 aprile, con cui era stata imposta una stretta sui riscaldamenti.
Da quel momento in poi, non è stata presa più nessuna misura di contenimento all’uso dell’energia (neanche per quanto riguarda l’illuminazione).
Firenze
A Firenze le indicazioni dell’Amministrazione si sono tradotte in una vera propria ordinanza. Ecco le misure:
- Dal 1° agosto 2022, tenere la porta aperta nei negozi ed esercizi con aria condizionata è proibito: si rischia una multa da 25 a 500 euro.
- Alle prescrizioni di legge il Comune da marzo ha affiancato anche alcune raccomandazioni, con l’invito a “stirare solo il necessario“, azionare la lavatrice solo a pieno a carico, tenere i termosifoni a 18-19 gradi.
Genova
A Genova, l’amministrazione comunale ha avviato azioni per il risparmio energetico su due fronti:
- Rinegoziare il contratto con il gestore di energia.
- Adottare buone pratiche, a cominciare dall’utilizzo dei condizionatori e dell’illuminazione.
Per quanto riguarda, invece, l’illuminazione esterna, “non abbiamo previsto alcuna modifica, alcuna riduzione“, spiega il vice sindaco Pietro Piciocchi, che ha anche la delega al Bilancio. “Questo perché tutti gli impianti sono moderni e a bassissimo consumo. Anche l’illuminazione dei monumenti non è stata modificata e non intendiamo, almeno per il momento, applicare nessuno spegnimento anticipato“.
Bari
A Bari si lavora su più binari, dalla sostituzione delle vecchie luci dell’illuminazione stradale con nuovi impianti a led, alla telegestione per il controllo degli impianti termici scolastici, che fornisce lo stato di salute dell’impianto e assicura forti risparmi sui costi di gestione.
Belluno
A Belluno le luci si spengono dalle 2.30 alle 5 di mattina nei 6.800 lampioni della città.