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Aumento dell’Imu, blocco delle agevolazioni edilizie, inflazione: chi possiede una casa di proprietà rischia davvero di pagare più tasse?
Riforma del catasto e Imu
Sebbene l’ipotesi di un aumento dell’Imu sia stata esclusa dal Governo, le associazioni dei proprietari immobiliari e i partiti del centrodestra (inclusi Forza Italia e Lega) temono un incremento delle tasse sull’immobile.
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha dichiarato che la riforma del catasto fornirà nuovi valori che faranno da base per future scelte in materia fiscale, ma si propone di aggiornare le banche dati a fini statistici senza effettuare interventi automatici sulle tasse: proprio questo punto, però, è oggetto della preoccupazione delle associazioni dei proprietari di casa e dei partiti di centrodestra, che ritengono la riforma il preludio di futuri interventi in fatto di tassazione.
Superbonus in pausa
Anche il blocco del Superbonus 110% concorrerà a generare una nuova sofferenza al settore immobiliare: l’agevolazione rimane valida solo fino alla fine del 2023, perché a partire dal 2024 la detrazione fiscale sulle spese sostenute per i lavori agevolati sarà riconosciuta con percentuali calanti, ossia il 70% nel 2024 e il 65% nel 2025.
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Inflazione
Infine, con il costo della vita che aumenta a causa dell’inflazione, la Banca Centrale Europea è costretta ad aumentare i tassi: tale aumento si riflette in modo diretto sul costo dei mutui, con incrementi fino a €130 al mese.
Un colpo durissimo per il mercato dei prestiti immobiliari, che rappresenta lo zoccolo duro del settore immobiliare.
*Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.