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Negli ultimi due anni, i consumatori hanno assistito a un considerevole aumento delle bollette dell’acqua: a quanto si attesta l’incremento e quali città sono maggiormente colpite dagli aumenti in bolletta?
Facciamo luce su una questione che coinvolge tanto l’equilibrio economico quanto la sostenibilità ambientale.
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Bollette dell’acqua in aumento
L’aumento del costo della vita in Italia ha purtroppo colpito anche i beni essenziali, tra cui l’acqua. L’ultima indagine condotta da Altroconsumo sulla bolletta dell’acqua ha infatti rivelato un aumento medio del 9,5% in soli due anni, nel periodo compreso tra dicembre 2021 e oggi. Tale incremento si traduce in una spesa media di 466 euro per famiglia.
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L’analisi di Altroconsumo si è focalizzata sui consumi idrici di una famiglia composta da tre persone, con un consumo annuale medio di 182 metri cubi d’acqua (equivalenti a 166 litri per persona al giorno). Le tariffe considerate sono state quelle applicate nelle principali città capoluogo di provincia.
I dati emersi dalla recente indagine sono notevolmente differenti rispetto alla precedente edizione, dove gli aumenti si attestavano su una media del 9,7% in un periodo di quattro anni (2017-2021). Ciò sottolinea un’accelerazione significativa nei costi dell’acqua in un breve lasso temporale, se confrontato con il passato, evidenziando al contempo variazioni sostanziali da città a città.
Le città più colpite dagli aumenti
Altroconsumo ha dunque stilato una classifica per verificare quali siano le città italiane più colpite dall’aumento delle bollette dell’acqua: spicca al primo posto la provincia autonoma di Bolzano, dove la tariffa ha segnato un impressionante +35,4%.
A seguire, con aumenti che superano il 17%, si collocano:
- Torino;
- Trento;
- L’Aquila,
Seguono, poi: Milano (+16,4%), Genova (+14,4%) e Ancona (+13,7%).
Tra gli esempi emblematici emergono Bolzano e Milano che, se da un lato si distinguono per la notevole percentuale di aumento nell’arco biennale considerato, dall’altro brillano per l’efficienza delle loro tariffe: a Milano, la spesa media per famiglia si attesta a soli 163 euro, mentre a Bolzano raggiungono i 344 euro.
Milano si conferma anche come la città più conveniente del campione, con Altroconsumo che stima una tariffa idrica inferiore a un euro al metro cubo (precisamente 89 centesimi).
Siena si pone agli antipodi con un prezzo di oltre quattro volte superiore, arrivando a 4,45 euro.
A parte Massa e Lucca, le province toscane emergono come le più costose dell’indagine: Firenze registra una spesa media di 742 euro, mentre Siena conquista il primato nazionale come capoluogo con la bolletta dell’acqua più onerosa, toccando quota 810 euro all’anno.
Tra le città con bollette superiori ai 700 euro, unico capoluogo al di fuori della Toscana è Frosinone (740 euro), che aveva già ottenuto il poco invidiabile primato nella precedente edizione dell’indagine.
Da notare che Catanzaro è l’unico capoluogo in cui la bolletta del servizio idrico non ha subito alcun incremento nell’ultimo biennio, seguito da Bari, che ha registrato un modesto aumento dell’1%.