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Il caro bollette luce e gas e la spesa sono i temi economici che preoccupano di più gli italiani. È quanto emerge dagli ultimi sondaggi politici elettorali a cura di Tecnè per Mediaset e di Noto sondaggi.
Intanto, i venti di guerra continuano a soffiare sul gas naturale che il 24 agosto ha raggiunto un nuovo record di oltre 300 euro a megawattora nelle contrattazioni di Amsterdam.
Il premier Mario Draghi, poco prima del picco, aveva parlato alla platea del Meeting di Rimini, condividendo l’idea che bisogna fissare un tetto al prezzo del gas e slegare la dipendenza dal costo dell’energia elettrica, temi di discussione al prossimo Consiglio europeo.
Caro bollette: cosa possiamo fare?
Il 6 settembre prossimo il decreto Aiuti bis dovrà superare l’esame del Senato, prima della definitiva approvazione.
Tra i provvedimenti previsti nel pacchetto di sostegni a famiglie e imprese, è previsto il blocco delle modifiche unilaterali.
Vediamo di cosa si tratta.
Come funziona il blocco delle modifiche unilaterali
È un provvedimento deciso dal governo che elimina la possibilità per i fornitori di incrementare il prezzo dell’energia applicato ai clienti. Sarà, dunque, imposta la clausola contrattuale del prezzo bloccato per fermare ulteriori stangate in bolletta e arginare il caro bollette che sta costringendo molte aziende a fermare la produzione industriale.
Le modifiche unilaterali consentono ai fornitori di servizi di cambiare in modo unilaterale le condizioni economiche di un contratto stipulato dal cliente.
È una possibilità molto frequente nel settore delle telecomunicazioni, quindi nella telefonia mobile e fissa, definite “rimodulazioni tariffarie”.
Il cliente che viene informato dal provider del servizio può recedere dal contratto senza penali. Dopo 30 giorni dalla comunicazione, non può più farlo, previa penale.
Le compagnie di luce e gas stanno ricorrendo spesso alle modifiche unilaterali dei contratti, anche per contenere l’emergenza e l’aumento del costo delle materie prime. Ma i prezzi sulle forniture di luce e gas sono anche oggetto di forte speculazione, mascherata col pretesto della guerra in Ucraina, come ha denunciato più volte il ministro Cingolani.
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Perché è importante il decreto Aiuti bis
Con questo provvedimento, le modifiche unilaterali saranno bloccate fino al prossimo 30 aprile 2023. Le offerte luce e gas a prezzo bloccato potranno contenere la crisi energetica in atto e gli aumenti in bolletta.
Cosa accadrà alle bollette?
In attesa dell’entrata in vigori del decreto Aiuti bis, sono validi tutti i provvedimenti sinora adottati dall’esecutivo per provare a frenare i rincari.
Dunque, fino alla fine del 2022, saranno validi i seguenti provvedimenti già in atto:
- azzeramento degli oneri di sistema per luce e gas;
- taglio dell’IVA al 5% sul gas;
- Bonus Luce e Gas;
- pagamento delle bollette in 10 rate mensili.
A chi spettano le agevolazioni su luce e gas:
- A nuclei familiari con ISEE inferiore a 12.000 euro annui;
- A nuclei familiari numerosi e ISEE non superiore a 20.000 euro annui;
- A utenti con patologie gravi e certificate che necessitano di apparecchi elettrici di tipo medico;
- A fruitori di pensione e reddito di cittadinanza.
Come chiedere il bonus bollette
Per ottenere il bonus sociale bollette 2022 bisogna compilare i moduli visitando il sito www.bonusenergia.anci.it e scegliendo tra i vari bonus. Poi, bisogna inviare una Dichiarazione sostitutiva unica (DSU), recandosi presso i seguenti enti (Comune di residenza, CAF, Comunità Montana, ecc.) e portando con sé la ricevuta della consegna della domanda.
Per verificare lo stato della richiesta si può contattare il numero verde 800.166.654, fornendo il codice fiscale o il numero identificativo della richiesta.