Indice dei contenuti
La casa green sembra un sogno difficile da realizzare. Per molti italiani la via della transizione energetica ed ecologica appare come un percorso complicato, dove mancano soprattutto la consapevolezza e un chiaro sostegno alla conoscenza.
L’ultima indagine di Altroconsumo porta alla luce un Paese disorientato e smarrito davanti a un cambiamento epocale, e necessario, per il futuro, la salute e la tutela dell’ambiente. Cerchiamo di capirne di più.
LEGGI ANCHE: Cosa prevede la direttiva Case Green? Facciamo chiarezza sulle principali novità introdotte
Cosa si intende per casa green
L’Italia si è impegnata con l’Europa adottando le nuove normative e la direttiva UE sulla casa green, aderendo così al Green Deal europeo.
L’obiettivo finale prevede il raggiungimento di emissioni zero attraverso le attività economiche e pubbliche degli Stati membri. Il cambiamento però dovrà passare anche dal privato domestico, dalla casa e dai consumi degli edifici pubblici, più sostenibili e indipendenti dalle fonti di energia inquinanti. Oltre che insostenibili per l’ambiente e per il benessere dei cittadini, mettono a rischio gli equilibri geopolitici e la pace tra gli Stati.
L’offerta del mercato immobiliare si sta adeguando ai nuovi standard edilizi europei, proponendo edifici sempre più attenti al risparmio e funzionanti tramite fonti di energie rinnovabili. La casa green è organizzata per essere più indipendente da sprechi e energie inquinanti, per essere meno impattante sull’ambiente, prediligendo materiali sostenibili disponibili in bioedilizia.
La casa green ideale è immersa in un contesto urbano meno caotico e più attento al benessere dei cittadini, dove i servizi pubblici sono a impatto zero sull’ambiente e sui bilanci pubblici. La casa green è anche una sfida sul futuro delle democrazie, che vede le esigenze private e il bene comune in stretta alleanza contro gli effetti del cambiamento climatico.
LEGGI ANCHE: Stop al bonus IVA Casa Green
A che punto siamo con la casa green
L’ultima indagine di Altroconsumo restituisce un’istantanea dell’Italia e degli italiani oggi, mettendo in luce l’andamento della transizione verde. La casa green sembra ancora tutta da “ricostruire”, ma soprattutto mancherebbero le fondamenta, ossia una conoscenza solida dei temi e una maggiore consapevolezza sui consumi energetici domestici.
Secondo l’indagine condotta da Altraconsumo nel bimestre maggio-giugno 2023:
- il 33% degli italiani vive in edifici costruiti prima degli anni Settanta del Novecento;
- il 50% in case costruite dagli anni Settanta ai Novanta;
- il 17% in case edificate dal 2000;
- un italiano su 3 vive in abitazioni vecchie più di 50 anni.
Gli italiani e il rapporto con i consumi energetici
Altroconsumo ha sondato un campione di popolazione di 1.166 soggetti di età compresa tra 25 e 79 anni.
Il focus dell’indagine di rivela che gli italiani sono poco consapevoli rispetto ai consumi in casa:
- solo il 19% degli italiani conosce la classe energetica della propria casa;
- appena il 29% conosce quanta energia elettrica si consuma in casa in un anno;
- soltanto il 25% degli italiani è a conoscenza di quanto gas consuma in un anno.
A che punto è l’efficientamento energetico in casa?
Entrando più nel focus dell’indagine di Altroconsumo, emergono le difficoltà nell’adeguamento agli standard di efficientamento energetico per una casa green.
Stando al campione raccolto:
- metà degli intervistati dichiara di vivere in case con un buon isolamento termico;
- il 50% pensa che il tetto di casa sua sia sufficientemente isolato;
- meno avanzato risulta lo stato di isolamento di pareti, finestre e pavimenti, con interventi necessari a ridurre sprechi e risparmiare su riscaldamento e condizionatore;
- il 43% del campione dichiara di aver provveduto a qualche intervento per migliorare l’isolamento termico della propria abitazione;
- solo il 23% comunica di aver già installato qualche dispositivo per il miglioramento dell’efficienza energetica in casa.
Perché la transizione green è così lenta
I dati raccolti da Altroconsumo offrono uno spaccato sulle opinioni e sulle difficoltà riscontrate dagli italiani lungo il percorso della transizione verde. Il più grande ostacolo sembra economico e informativo, infatti:
- per il 72% del campione i costi faranno aumenteranno le disuguaglianze sociali;
- per il 68% gli incentivi stanziati dal governo (ecobonus, bonus e sgravi fiscali) non sono sufficienti per adeguare casa con soluzioni ad alta efficienza energetica (ad esempio, cappotto termico e impianti fotovoltaici);
- per il 77% il problema è burocratico (c’è troppa attesa dalla richiesta degli incentivi all’effettiva erogazione). Molti italiani, dunque, si aspettano più informazione e chiarezza sulle tempistiche e sulle modalità di accesso agli incentivi.