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Come ricreare l’atmosfera di ispirazione orientale, basata sul concetto di transitorietà, tra le mura domestiche?
Il Wabi-Sabi è un approccio parte integrante della cultura nipponica, che riporta al concetto di “bellezza imperfetta”.
Un termine che si fonda sull’accettazione delle piccole imperfezioni, sul concetto di transitorietà e semplicità consapevole.
Una filosofia di stampo buddista che ci invita a riscoprire la bellezza più autentica delle cose vere, e di amare anche le imperfezioni. Vediamo come.
Che cosa significa Wabi-Sabi
Wabi-Sabi è un’espressione che si legge come bellezza imperfetta, e si traduce in una estetica semplice e naturale, equilibrata e armoniosa.
Il Wabi-Sabi ci insegna ad amare e apprezzare gli oggetti unici, quelli artigianali con quella sbavatura irripetibile data dal gesto del maestro artigiano, quella sfumatura frutto del movimento magico di un maestro vetraio e dell’incontro tra la materia e il fuoco in una fornace, oppure quella forma asimmetrica e sinuosa plasmata da un ceramista.
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Wabi-Sabi si ritrova in tutti quei manufatti realizzati manualmente, caratterizzati dai segni del fatto a mano, da quelle piccole irregolarità che fanno di un oggetto un esemplare unico e per questo prezioso.
Come arredare casa in stile Wabi-Sabi
Arredare casa in stile Wabi-Sabi significa creare degli ambienti armoniosi, tutti da toccare, dove il superfluo non trova posto, e neanche l’oggetto perfetto prodotto industrialmente in serie.
Per ricreare l’estetica Wabi-Sabi, si consiglia di rivolgersi agli artigiani, meglio se locali, di riscoprire le antiche tradizioni, gli intrecci, le tessiture fatte al telaio, la modellazione dell’argilla, il vetro soffiato a bocca, le superfici lavorate e dipinte a mano.
L’irregolarità non è un difetto, ma anzi un’unicità che differenzia e distingue un’opera artistica e artigianale da un prodotto realizzato industrialmente con stampi e serialmente, perfetto ma freddo, che non ci restituisce nulla dell’abilità e della creatività umana.
I materiali da preferire, per essere fedeli allo stile Wabi-Sabi, sono quelli naturali, come il cotone organico, il legno, la pietra, l’argilla, la carta, il lino, e tutte quelle superfici che appaiono come grezze, rustiche e poco lavorate.
Spazio alle trame fitte, alle texture ricche, alle finiture ruvide e materiche e, soprattutto, ai materiali e tessuti privi di sostanze tossiche, ma trattati, colorati e lavorati con elementi naturali.
Può risultare funzionale, per ricreare questa atmosfera rilassata e serena, inserire anche oggetti riparati, aggiustati, in cui sono ancora visibili i segni e le “cuciture”, oppure mobili che presentato i segni dell’usura e del vissuto, perché, come insegna il Wabi-Sabi, tutto è transitorio e nulla è perfetto.