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Arredare una mansarda, specialmente se è particolarmente bassa, è difficile per il poco spazio a disposizione, ma seguendo alcuni consigli e accorgimenti è possibile creare un ambiente accogliente e personalizzato.
Perché si dice mansarda: il significato
La mansarda è un tipo di alloggio, di dimensioni generalmente ridotte, ricavato nel sottotetto, e reso abitabile anche nel tratto di maggiore pendenza.
Ovviamente esistono dei requisiti di legge che ne permettono l’abitabilità:
- l’altezza interna: l’altezza media deve essere di 2,40 metri e l’altezza minima di 1,50 metri; è bene però verificare il regolamento edilizio comunale nel comune di residenza, in quanto esso può indicare altezze minime differenti.
- L’illuminazione e l’aerazione naturale: ciascun locale ricavato all’interno della mansarda deve avere un rapporto aero-illuminante uguale o maggiore a 1/8, cioè la superficie del pavimento deve essere minore o uguale a 8 volte la superficie di finestre e lucernari.
Ma da cosa deriva il suo nome?
Essa prende il nome dell’architetto francese Mansard vissuto nel 1600, che appunto diffuse in Francia questo tipo di tetto in uso nei Paesi nordici fin dal Medioevo.
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Come utilizzare la parte bassa della mansarda?
La prima regola per sfruttare al meglio lo spazio è assecondare l’andamento delle falde di copertura e le diverse altezze attraverso una studiata disposizione degli ambienti.
Nelle zone più alte vanno collocati gli ambienti che si usano maggiormente durante il giorno, come il soggiorno e la cucina.
Le zone più basse invece vanno destinate ai restanti ambienti, come camere da letto, bagno, studio o altri locali di servizio.
Un altro problema può essere quello di una adeguata illuminazione, in quanto spesso i sottotetti, magari usati in precedenza come deposito o soffitta, presentano poche aperture e di dimensioni ridotte.
Perciò è consigliabile prevedere duranti i lavori l’inserimento di lucernari in copertura, in modo che questi possano portare più luce all’interno dell’abitazione, sfruttando al tempo stesso le parti spioventi.
È importante pensare in aggiunta a un’illuminazione artificiale adatta: l’ideale è un sistema di singoli faretti incassati o il ricorso a strisce led; per le parti particolarmente basse si possono utilizzare delle forme di illuminazione a supporto, come le lampade da tavolo o le lampade a braccio per raggiungere tavolo e zone di lavoro.
Disposizioni delle stanze e arredamento: i consigli
Un consiglio generale, e mai scontato, è quello di disporre le stanze in funzione delle aperture per dare più luce possibile agli ambienti che si vivono maggiormente durante la giornata.
Un ingrediente fondamentale per arredare una mansarda è quello poi di optare per un arredamento su misura che possa adattarsi alle piccole metrature e all’inclinazione della copertura.
Anche la scelta del colore è fondamentale: per dare più luminosità è preferibile scegliere per pavimento, pareti o mobili delle tonalità chiare, come i bianchi o i grigi molto tenui.
Per quanto riguarda l’arredamento, nel caso si tratti di un open space, è meglio utilizzare delle partizioni leggere, come librerie divisorie, paraventi e tende da interni, oppure delle pareti trasparenti.
Nel caso invece l’abitazione sia suddivisa in più stanze, ci sono alcuni accorgimenti che possono ottimizzare lo spazio e migliorarlo.
Soggiorno
Nel soggiorno, nelle zone con altezze inferiori, è consigliabile inserire elementi contenitivi tipo cassettiere o armadietti bassi.
Cucina
Per la cucina è possibile progettare la zona operativa senza pensili oppure optare per una valida soluzione alternativa, quale quella di una cucina a isola con fuochi e lavabo, affiancandola a una parete attrezzata su misura contenente gli elettrodomestici.
Camera da letto
Nella camera da letto gli armadi vanno collocati nella parte più alta della stanza, lasciando il letto nella parte più bassa.
Bagno
Infine, nel bagno gli elementi che vengono utilizzati in piedi, come doccia e lavabo, vanno posti nelle zone più alte e i sanitari in quelle più basse, così come un’eventuale vasca, ed è preferibile un bagno senza piastrelle per la difficoltà di posarle adeguatamente in corrispondenza della linea obliqua della copertura.