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Per chi tiene particolarmente alla cura della casa e degli spazi interni, l’attenzione ad ogni singolo dettaglio risulta fondamentale per organizzare ciascuna stanza in modo che sia esteticamente gradevole, ma allo stesso tempo funzionale per tutte le azioni di vita quotidiana. La gestione degli arredi e degli accessori è un’attività non scontata, che richiede tempo e dedizione.
Uno degli elementi più problematici da questo punto di vista è senza dubbio il cassonetto della tapparella collocato al di sopra della finestra (o della portafinestra) a cui è agganciato. Che sia incastonato in un rivestimento di legno o murato nella parete, la sua presenza non piace a tutti e sono in tanti a cercare il modo migliore per eliminarlo in maniera definitiva.
Tutti i consigli per eliminare il cassonetto della tapparella
Se il cassonetto della tapparella che si vuole rimuovere presenta una chiusura organizzata con viti autofilettanti, la cosa migliore da fare è quella di rimuoverle tramite l’utilizzo di un cacciavite: può andare bene sia quello manuale che quello elettrico, a seconda della profondità dell’incasso e del numero di viti presenti lungo il perimetro della struttura. Il tutto, ovviamente, va svolto con l’aiuto di una scala stabile e non pericolante.
Può accadere che il lato inferiore del cassonetto risulti inserito nel muro per un paio di centimetri. In questo caso, l’unica soluzione è quella di romperlo leggermente tramite l’utilizzo di un classico martello da casa. Sono pochissime le situazioni in cui è possibile sfilarlo, in quanto queste strutture quasi sempre sono state progettate contestualmente all’abitazione, senza ipotizzare un loro disinserimento.
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Come eliminare il cassonetto della tapparella quando è murato nella parete?
E veniamo così alla circostanza più spinosa, quella in cui il cassonetto risulta murato nella parete. Proprio come detto in precedenza, in queste tipologie di edifici più datati, chi ha realizzato l’abitazione non ha pensato alla possibilità di scardinare questo spazio dal resto della struttura. Le cose da fare questo punto possono essere due.
La prima prevede la realizzazione di un intervento più corposo, in cui uno o più muratori rompono il rivestimento in cemento, tolgono il cassonetto e portano quella porzione di muro a pari livello con il resto della parete.
La seconda chance è invece quella di ridipingere la struttura con una tonalità diversa, che permetta di “nasconderla” ad una prima occhiata, con la possibilità di sfruttare questo passaggio anche per coibentare il cassonetto e ridurre il dispendio di calore della stanza.