Indice dei contenuti
Le stufe e le caldaie a pellet si sono molto diffuse per il riscaldamento delle abitazioni, grazie soprattutto all’economicità del combustibile e al fatto di essere non inquinanti.
Vediamo cos’è il pellet, come sono fatte le stufe a pellet e come funzionano.
Le origini del pellet legnoso
Il pellet è un combustibile che si produce dagli scarti del legno non trattato, ridotto in segatura, sottoposto a un processo di essiccazione e poi pressato in piccoli cilindretti: esso, quindi, non contiene né colle né solventi ed è naturale al 100%.
Questo materiale viene utilizzato per alimentare stufe e caldaie a pellet.
La sua origine però è totalmente diversa: esso nasce in un altro settore, quello dei mangimi per animali.
Solo con la crisi energetica degli anni Settanta cambia la sua composizione e il pellet diventa un combustibile.
L’innovazione sta proprio nella forma che viene data ai materiali di scarto: i cilindri sono resi compatti dalla presenza della lignina e conquistano il mercato industriale e domestico, grazie al fatto di essere economici e non inquinanti.
Attualmente, la composizione del pellet è cambiata e oltre a quello in legno, si trovano in commercio altre tipologie, quali il pellet di mais, quello di sansa, quello di girasole e quello di paglia.
Leggi anche: CARO BOLLETTE E GUERRA: GLI ITALIANI CERCANO FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI E SI AFFIDANO A LEGNO E PELLET
Com’è fatta una stufa a pellet
La stufa a pellet è costituita da 11 elementi principali, che sono:
- il serbatoio per il combustibile;
- la coclea o vite di Archimede;
- lo scompartimento per l’aria di combustione;
- il ventilatore/convettore;
- gli scambiatori di calore;
- l’estrattore di gas;
- il focolare di combustione;
- il raccogli-cenere;
- lo sportello;
- il tagliafiamma;
- la resistenza per l’accensione automatica.
La struttura e il funzionamento della stufa a pellet rimangono identici indipendentemente dal tipo di pellet utilizzato.
Esistono però stufe monocombustibile, adatte cioè a un particolare tipo di pellet, e stufe multicombustibile, che possono funzionare con il tradizionale pellet di origine legnosa oppure anche con quelli di origini vegetali.
Come funziona la stufa a pellet
La stufa a pellet funziona come altri tipi di stufe a legna: essa, bruciando il pellet all’interno del serbatoio, grazie alla combustione produce calore, che poi viene diffuso nell’ambiente circostante da ventole o tubi di scambio-calore.
La componente chiamata coclea svolge un ruolo fondamentale, in quanto permette di dosare il pellet nelle giuste quantità prima di lasciarlo cadere nel focolare: qui un getto d’aria proveniente dal basso assicura l’equilibrio tra combustibile e comburente.
Il calore prodotto dalla fiamma viene scambiato con l’aria di convezione e i fumi residui prodotti vengono espulsi da un ventilatore.
Tutto il funzionamento viene monitorato da una centralina elettrica: la presenza di quest’ultima, assente nelle altre stufe, contraddistingue le stufe a pellet.
La centralina elettrica permette di impostare la temperatura e gestire gli orari di accensione, mantenimento e spegnimento.