Indice dei contenuti
Il Re della moda la definisce una città calvinista. Ma Giorgio Armani è di casa a Milano. Lo era anche la poetessa Alda Merini che la definì “donna benedetta, altera e sanguigna”. In effetti, sotto la “bela Madunina” è sempre stato un brulicare di popoli e culture. Questa moltitudine di anime si riflette anche nelle architetture dei palazzi e delle ville, che spaziano dallo stile romanico al neogotico, dal barocco all’eclettico, dal Liberty al Novecento italiano e al razionalismo, dai cristalli della City Life al quartiere attorno a Gae Aulenti dove centinaia di finestre affollano, tutte ordinate, i cornicioni dei palazzi restituendo l’immagine della scheda madre di un computer.
Dalla vecchia Mediolanum alla Milano di oggi c’è solo da perdersi tra i palazzi, le ville e le residenze di tante epoche. Ma anche per una toccata e fuga ci sono almeno una decina di edifici di straordinaria bellezza da riscoprire o esplorare per la prima volta.
L’edera su Villa Mozart
Nel 1926, quasi un secolo prima degli anni del Bosco Verticale, veniva posata la prima pietra di Villa Zanoletti, oggi Villa Mozart. Un capolavoro déco, completamente rivestito di edera e piante rampicanti sulle facciate. L’edificio è il simbolo del cosiddetto Quadrilatero del Silenzio, un angolo di Milano lontano dal caos, dove hanno trovato rifugio diversi scrittori.
Villa Invernizzi: la casa dei fenicotteri rosa
Nel Quadrilatero del Silenzio, a Porta Venezia, c’è anche Villa Invernizzi, dell’omonimo imprenditore caseario. Qui, da oltre mezzo secolo, trovano rifugio i fenicotteri rosa importati dall’Africa e dal Cile. La Fondazione Invernizzi ha riconvertito il palazzo in punto di riferimento della ricerca scientifica lombarda.
Le case-fungo del quartiere della Maggiolina
La casa circolare di via Lepanto è il cuore del Villaggio dei Giornalisti. L’edificio è l’ultimo baluardo degli esperimenti architettonici degli anni ’40 del Novecento con case igloo sperimentate dall’ingegnere Mario Cavallè.
Le “torri gemelle” di Milano
Non sono grattacieli ma, all’inizio del Novecento, erano già oltremisura per i canoni estetici e edilizi dell’epoca. In piazza Piemonte si innalzano due palazzi quasi identici, fino a 40 metri. I palazzi “gemelli” di Milano ricalcano lo stile elegante e francese haussmaniano dell’architetto Mario Borgato; sembrano identici, ma la differenza è nei dettagli delle decorazioni e dei due cupolini.
L’Art Nouveau di Casa Galimberti
Piastrelle figurate in ceramica, motivi floreali in cemento, immagini di donne, foglie e frutti. La facciata di Casa Galimberti è un esempio di Art Nouveau nel cuore di Porta Venezia, tra gli edifici più fotografati della città meneghina.
Il Bosco Verticale che oggi fa tendenza
Sono passati quasi dieci anni dall’inaugurazione di una delle opere più simboliche della Milano sostenibile e futuristica. Impossibile non ammirare i colori del verde rivestimento che mutano in base alle stagioni. Il Bosco Verticale di Stefano Boeri ha tracciato il solco verso una tendenza che ha superato i confini della Lombardia e dell’Italia. L’archistar ha già messo la firma su un’opera simile che sorgerà sul lungomare di Bari.
Casa dei Panigarola: la Milano medievale
Costruzione del 1741, dalle sue arcate a sesto acuto si intravede quello che un tempo l’Ufficio degli Statuti, una sorta di antico municipio.
La Burano milanese
Tra piazza Cinque Giornate e piazza Tricolore si colloca il “Villaggio Operaio”, tratto distintivo di un quartiere di fine Ottocento. Le facciate degli edifici di Via Lincoln sono un tripudio di colori tanto da sembrare di essere sull’isola veneziana di Burano.
Il tocco gallese della Case Tudor
Siamo a Milano o nei villaggi gallici della dinastia Tudor? È la domanda che sorge spontanea quando si percorre via Giambologna. Le facciate con grate di legno e i tetti spioventi ci riportano alle atmosfere della casata reale gallese.
Casa 770: la piccola Brooklyn di Milano
Davanti al civico 35 di via Poerio sembra di rivivere in uno stacco di scena di una sitcom americana girata nel quartiere Brooklyn di New York. L’edificio con la facciata in stile gotico è una delle dodici repliche fatte costruire identiche nel mondo dalla dinastia di ebrei ortodossi Lubavitcher
La Casa delle Fate in zona San Siro
Tra viale Caprilli e Segesta ci manca solo che spuntino Hansel e Gretel. C’è un complesso di villette con giardino e piscina a forma di cuore. È la casa delle fate di Milano.
La Casa a tre cilindri
In via Gavirate c’è il simbolo di un mondo burocratico e statale che già a fine anni ’50 del Novecento, nel pieno del boom economico, cercava di uscire dai canoni estetici conformisti e austeri come lo è stata la burocrazia del dopoguerra. Si tratta di una palazzina formata da tre cilindri uniti da elementi in vetro, progettati dagli architetti Angelo Mangiarotti e Bruno Morassutti per una cooperativa di funzionari statali.