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Il Bosco Verticale, progetto firmato da Stefano Boeri, ad oggi uno degli edifici più iconici di Milano, in zona Garibaldi, edificato tra il 2007 e il 2014, approda anche a Bari.
Bosco Verticale a Bari: ecco dove sorgerà
L’edificio é chiamato Bosco verticale perché è stato rivestito in tutte le facciate con alberi, rampicanti e piante perenni ed è inserito nel progetto di riqualificazione dell’area compresa tra il lungomare Vittorio Veneto, via Napoli e via Brigata Regina. Fa parte di un più ampio accordo di programma sottoscritto nel 2010 tra il Comune e la Regione e proposto da Ferrotramviaria.
Accordo di programma
Accompagnato dalle resistenze di cittadini, associazioni e anche esponenti politici, l’accordo di programma è stato approvato definitivamente dal consiglio comunale nel febbraio 2021, con una variante al piano regolatore ed è stato presentato da Ferrotramviaria, proprietaria dei suoli.
I terreni sono stati acquistati da B&T, la quale ha affidato l’incarico a Stefano Boeri che, con il suo studio, sta già lavorando alla definizione del progetto.
Cosa prevede il progetto: le caratteristiche
Il progetto di riqualificazione dell’area prevede che vengano realizzati 8 edifici che avranno un’altezza massima di 29 metri. La volumetria complessiva è pari a 68mila metri quadrati. Il progetto prevede la costruzione di aree verdi e di servizi per la residenza.
Il piano verrà presentato alla città di Bari a giugno 2022. Il progetto seguirà gli stessi principi che hanno portato alla costruzione del Bosco Verticale di Milano che comprende due palazzi, Torre De Castillia di 110 m e la Torre Confalonieri di 76 m, che hanno più di duemila specie arboree.
Bari e le archistar: da Boeri a Cucinella
Il Bosco Verticale non è l’unico progetto del capoluogo pugliese che coinvolge noti studi di architettura. A lasciare il suo segno architettonico a Bari, tra i tanti, è anche Mario Cucinella, con un progetto che prevede la realizzazione di un complesso residenziale in via Fanelli, nell’area dell’ex clinica di Cavallari, affidato all’architetto dal gruppo pugliese Manelli Costruzioni Generali. Anche in questo caso, il progetto prevede tanto verde.