La casa dei sogni? Molto probabilmente è quella ristrutturata secondo i propri gusti, perché più si avvicina all’ideale che abbiamo sempre desiderato.
Trovare l’abitazione perfetta al primo colpo – l’immobile che non deve “essere toccato”, perché già ottimale così com’è – è una vera rarità.
Spesso, il mercato immobiliare, soprattutto quello dell’usato, presenta occasioni interessanti, ma che necessitano di interventi più o meno corposi per soddisfare le aspettative del futuro proprietario.
Oppure, la casa di sempre deve adattarsi a nuove esigenze: una stanza in più per ricavare una area da adibire a ufficio; magari l’installazione di una veranda per godere meglio degli spazi all’aperto e durante un periodo non strettamente limitato ai mesi estivi; o ancora l’arrivo di un nuovo componente della famiglia, che richiede inevitabilmente una nuova progettazione degli spazi.
Insomma, la ristrutturazione della casa, croce e delizia per numerosi proprietari aspiranti tali, è spesso un passaggio obbligato.
Ecco perché in questa pagina cercheremo di fornire qualche consiglio su come affrontare preparati il cantiere, non solo dal punto di vista progettuale, ma anche attraverso una serie di approfondimenti dal taglio economico, per orientarsi al meglio tra normative, incentivi fiscali e agevolazioni messi a disposizione dallo Stato.
Il patrimonio immobiliare italiano è datato. In altre parole, un’alta percentuale delle case nella nostra penisola è stata costruita da parecchi decenni e necessita ora di numerosi interventi, anche dal punto di vista strutturale e di efficienza energetica, per non perdere valore sul mercato o – nel peggiore dei casi – per non raggiungere uno stato di deterioramento tale che sarebbe difficile da sanare.
Anche per questo motivo, le istituzioni pubbliche incoraggiano i privati cittadini e i proprietari degli immobili meno recenti ad avviare la ristrutturazione della casa attraverso incentivi, agevolazioni fiscali o di accesso al credito.
Si tratta probabilmente di una delle misure più conosciute, il cui nome è sufficiente per capirne portata e ambito di applicazione. È però bene scendere un po’ più nel dettaglio per avere un’idea più precisa dell’entità della misura.
L’attuale normativa, infatti, prevede sugli interventi di ristrutturazione edilizia una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo non oltre i 48mila euro per unità immobiliare.
La cifra inoltre sale a 96mila euro per chi acquista fabbricati a uso abitativo ristrutturati.
La detrazione va ripartita in 10 quote annuali di pari importo ed è anche possibile optare per la cessione del credito e per il contributo sotto forma di sconto.
Gli approfondimenti qui seguito forniscono ulteriori dettagli sulla misura in vigore e sul perimetro di applicazione della stessa, analizzando alcuni dei casi più comuni e ricorrenti tra i cittadini.
Le agevolazioni fiscali non mancano, quindi, ma il problema che potrebbe presentarsi è un altro: come finanziare i lavori di ristrutturazione della casa? Se non si ha a disposizione la liquidità necessaria, allora necessario richiedere l’accesso al credito e le principali alternative sono due: il prestito oppure il mutuo.
Il primo è forse la soluzione migliore l’importo che serve non è molto alto, grazie alla maggior rapidità nel concedere la somma richiesta e al risparmio a livello di pratiche, dal momento che non serve alcun passaggio notarile. Ma per lavori di una certa portata potrebbe essere più vantaggioso richiedere un mutuo ristrutturazione, cioè un finanziamento garantito da ipoteca sull’abitazione su cui si andranno a eseguire i lavori.
La ristrutturazione di una casa rappresenta passaggio molto personale e strettamente dipendente delle esigenze di ciascun nucleo famigliare.
Sarebbe impossibile generalizzare, quindi, su quali interventi siano più adatti o quali siano più vantaggiosi in termini assoluti. Ma qui di seguito abbiamo raccolto alcuni approfondimenti relativi ad alcuni lavori che si presentano con una certa frequenza e che potrebbero essere d’interesse soprattutto per chi cerca di ottenere, una volta chiuso il cantiere, qualche metro quadro in più.
Alcune soluzioni progettuali, infatti, si presentano in maniera abbastanza diffusa e sono a loro modo dei “classici”: perché, per esempio, non ampliare la superficie disponibile nella zona living con un soppalco, sfruttando al meglio le ampie altezze degli ambienti, tipiche soprattutto delle costruzioni più datate? L’idea è sicuramente già stata condivisa da molti. Oppure perché non sfruttare al meglio lo spazio del seminterrato, dopo averlo sistemato con una ristrutturazione, per creare uno spazio polifunzionale per tutta la famiglia? Anche progetti di questo tipo non sono infrequenti.
In ogni caso, tuttavia, è bene prestare la massima attenzione alle normative edilizie o urbanistiche vigenti. E affidarsi al consiglio di un esperto, che sappia indicare con certezza quali sono i margini di intervento per realizzare la ristrutturazione più efficace.
Qui di seguito riportiamo quindi alcuni approfondimenti che possono aiutare a formulare un’idea di massima circa la fattibilità di un eventuale progetto.