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Il legno lamellare è un materiale che si è imposto, anno dopo anno, nel settore edilizio e del design, rappresentando una scelta sempre più diffusa.
Vediamo insieme cos’è il legno lamellare e quali sono le sue caratteristiche, facendo una panoramica sui costi e i vantaggi di questo tipo di materiale.
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Legno lamellare: cos’è?
Il legno lamellare, definito come un materiale da costruzione innovativo, è ottenuto mediante la sovrapposizione di sottili lastre (note come lamelle, lavorate e rifinite), che vengono unite attraverso l’utilizzo di colla a caldo.
Questa tecnologia rende il legno lamellare un materiale composito che sfrutta i benefici del legno naturale, mantenendo le sue caratteristiche intrinseche, mentre introduce nuovi aspetti innovativi.
Caratterizzato da un processo tecnologico di incollaggio a pressione, il legno lamellare supera i difetti tipici del legno massiccio, consentendo la produzione di elementi strutturali di diverse forme e dimensioni.
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Quali sono le caratteristiche?
Sono diverse le caratteristiche del legno lamellare, a partire dal tipo legno utilizzato per la sua creazione. Sebbene talvolta vengano impiegate latifoglie (come castagno e rovere), il legno lamellare è prevalentemente composto da specie conifere, come:
- abete rosso;
- abete bianco;
- larice;
- pin;
- douglasia.
Per quel che riguarda, invece, la produzione, essa prevede il taglio del tronco in sottili assicelle, che vengono successivamente ricomposte tramite incollaggio a caldo e sotto pressione, garantendo una disposizione con venatura contrapposta per una maggiore uniformità nella resistenza della trave.
Quali sono i principali vantaggi del legno lamellare?
I vantaggi del legno lamellare spaziano in diversi ambiti, rendendolo una scelta sempre più popolare nella costruzione. Tra questi:
- i costi ridotti: offrono un notevole vantaggio economico e di pianificazione rispetto a materiali tradizionali. La prefabbricazione del legno lamellare contribuisce a ridurre ulteriormente i tempi di cantiere, eliminando rifiniture aggiuntive.
- lo stile costruttivo: le soluzioni in legno lamellare hanno uno stile costruttivo veloce, asciutto e silenzioso, adattabile a una vasta gamma di progetti.
- il benessere abitativo: le proprietà naturali del legno garantiscono comfort climatico e isolamento acustico.
- la sostenibilità ambientale: con il legno lamellare certificato FSC e PEFC che rappresenta una fonte rinnovabile e un’opzione ecologica.
Infine, la versatilità e il design flessibile del legno lamellare offrono soluzioni estetiche e creative, soddisfacendo le esigenze di progettisti e proprietari. In sintesi, unisce aspetti economici, pratici, ambientali ed estetici, rendendolo una scelta completa e sostenibile nella costruzione.
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Quanto costa il legno lamellare?
Il costo del legno lamellare può significativamente oscillare in base al tipo di legname utilizzato per la sua produzione. Inoltre, alcuni fattori possono incidere notevolmente sul prezzo complessivo del materiale, come:
- il grado di finitura;
- le dimensioni;
- la qualità della lavorazione.
A titolo indicativo, le travi lamellari in abete, con qualità industriale, presentano un intervallo di prezzo che va dai 500 ai 700 euro al metro cubo, mentre per le travi in larice bilama si parla di circa 1100/1300 euro, sempre al metro cubo.
Per le tavole in abete lamellare di dimensione 250×120 cm e con uno spessore di 40 mm, il prezzo si aggira intorno ai 100 euro, mentre per le tavole in faggio lamellare, mantenendo le stesse dimensioni ma con uno spessore di circa 30 mm, il prezzo sale a circa 175 euro.