Indice dei contenuti
Dopo due anni di gravi difficoltà economiche a causa dello stop ai lavori imposto dall’emergenza sanitaria da Covid-19, nel 2022 il settore delle costruzioni ha vissuto una vera e propria fase di rilancio degli investimenti.
A causa delle difficoltà che molti comparti stanno riscontrando nel tornare ai livelli precedenti allo scoppio della pandemia, in molti si aspettavano che anche la crescita del settore edilizio avrebbe attraversato un periodo di forti incertezze. Ma così non è stato e le previsioni sono state smentite.
Investimenti nelle costruzioni, crescita record nel 2022
A certificare il boom degli ultimi dodici mesi è stato il Cresme. All’interno del Rapporto congiunturale e previsionale redatto a cadenza periodica ogni anno, l’istituto ha evidenziato una crescita nel comparto delle costruzioni che non si vedeva da oltre dieci anni.
Bisogna infatti tornare al lontano 2007 per ritrovare valori e indici di questa portata, un risultato davvero impensabile solamente pochi mesi fa, quando le continue recrudescenze del coronavirus facevano trapelare forti dubbi sulla portata delle ripresa nel futuro a breve termine.
Leggi Anche: PATRIMONIO IMMOBILIARE: DI COSA SI TRATTA E COME EFFETTUARE IL CALCOLO
Quanto valgono gli investimenti nelle costruzioni e quanto incide l’inflazione
Nello specifico, nel solo 2022 il comparto edile ha visto crescere il valore degli investimenti nelle costruzioni fino alla quota di 232 miliardi di euro. Paragonato alla situazione precedente allo scoppio della pandemia, parliamo di ben 91 miliardi di euro in più rispetto al dato del 2019, quando l’indotto complessivo si era fermato a 141 miliardi di euro.
Nella sua valutazione complessiva, il Cresme pone però l’accento anche su alcuni fattori che rischiano di rallentare il mercato delle compravendite. Infatti, se da un lato i cantieri delle costruzioni sono tornati a registrare numeri da record (soprattutto grazie al contributo determinante del Superbonus edilizio), dall’altro la vendita dei fabbricati e degli immobili stenta a ripartire a causa del rincaro dei prezzi delle abitazioni. Questo fattore è una diretta conseguenza dell’inflazione galoppante in costante crescita ormai da diversi mesi.