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Il passaggio obbligatorio al mercato libero dell’energia prevede due tappe improrogabili. Tuttavia, l’obbligo non sarà impositivo per i consumatori, che non saranno obbligati ad abbandonare immediatamente il mercato tutelato di luce e gas. L’impegno riguarda in primis l’Italia, in quanto Stato membro dell’Unione europea. Infatti, l’abolizione del mercato di Maggior Tutela per il gas e l’energia elettrica è stata imposta da Bruxelles, di comune accordo tra I Paesi membri. Ecco da quando vige l’obbligo, e come funziona.
Chi ha deciso la fine del mercato tutelato
Il mercato tutelato di luce e gas, con prezzi fissati dallo Stato, è il frutto di un accordo tra Italia e Unione Europea, ma che affonda le radici nell’essenza stessa che tiene uniti i Paesi membri, ossia il mercato libero e la liberalizzazione dei servizi. Il mercato libero e concorrenziale, con regole e tutele per i consumatori, è il fondamento stesso delle relazioni commerciali europee e internazionali.
In realtà, la liberalizzazione del mercato italiano delle energie è un processo avviato già nel 1999 (decreto Bersani). Tra proroghe e slittamenti, sono passati 25 anni. La fine del mercato tutelato è stato un obbligo graduale, inizialmente previsto entro il 2016, ora definitivo.
L’obbligatorietà è frutto di compromessi e accordi con la Commissione Europea, ed è stata resa necessaria nel 2021 come condizione per ricevere la terza rata dei fondi del Pnrr (Piano nazionale ripresa resilienza) che l’Italia riceve per rilanciarne l’economia, permettendo lo sviluppo verde e digitale del Paese.
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Da quando è obbligatorio il passaggio al mercato libero
Dal 10 gennaio 2024 l’Italia deve rispettare l’obbligo del passaggio al mercato libero del gas. Dal 1 aprile 2024 toccherà al mercato della fornitura di corrente elettrica.
Dopo 25 anni si compie definitivamente la transizione verso un mercato più consapevole e trasparente in bolletta. Questi principi e obiettivi sono sanciti nel testo stesso del Pnrr. Sicuramente la crisi energetica ha contribuito ad accelerare il passaggio.
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Cosa succede se non si aderisce all’obbligo del mercato libero?
Per i cittadini più vulnerabili il passaggio sarà morbido e graduale. Per i consumatori non vulnerabili, scatta l’obbligo, che tuttavia non è una imposizione vera e propria. Infatti, non sono previste sanzioni o interruzioni.
Chi non stipula un contratto con il mercato libero del gas entro il 10 gennaio 2024, passa automaticamente nel regime “Placet” (Prezzo Libero a Condizioni Equiparate di Tutela). Significa che le condizioni contrattuali saranno stabilite dall’Autorità ARERA, quindi dallo Stato, mentre il prezzo sarà stabilito dal fornitore.
Chi invece non vorrà, o non farà in tempo a firmare un nuovo contratto di energia elettrica scegliendo dal mercato libero, entro il 1° aprile 2024, passerà automaticamente nel servizio a tutele graduali (Stg).
Il tutto avverrà automaticamente, senza alcun disagio per il servizio.
I soggetti “vulnerabili” che non risultano inclusi in questa categoria più tutelata, possono compilare il modulo di aucertificazione vulnerabilità da inviare al fornitore di gas e luce, entrambi i modelli scaricabili sul sito ARERA.