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La ginestra è una pianta ornamentale dai fiori vivaci e profumati, ideale per la casa. Coltivarla in vaso è possibile, prestando le dovute cure e attenzioni. Farlo nel modo giusto può garantire una fioritura rigogliosa e duratura. Vediamo come e quali passaggi eseguire per coltivare le ginestre in vaso, sul balcone o in terrazza, nel caso in cui non si disponga di un giardino.
Come si cura la ginestra?
Le piante che fioriscono ginestre appartengono alla famiglia delle leguminose. Emettono fiori dai colori vibranti e vivaci, dal profumo avvolgente, quindi vegetali adatti per chi desidera aggiungere un tocco di colore e gioia al proprio spazio esterno, anche quando è limitato. Perciò, coltivarla in vaso consente di godere della sua bellezza senza dover disporre di un vasto giardino. Ecco i passaggi essenziali per prendersi cura delle piante delle ginestre.
Dove posizionare la ginestra
Questa pianta ama la luce naturale diretta e cresce meglio quando è esposta ad almeno 6-8 ore di sole al giorno. L’ideale sarebbe posizionarla in un luogo luminoso e soleggiato per favorire una crescita ottimale. Anche e soprattutto quando viene piantata in vaso per la prima fase della crescita e dello sviluppo.
Come annaffiare le ginestre
La ginestra è una pianta resistente alla siccità, perciò non ha bisogno molta acqua. Andrebbe innaffiata solo quando il terreno è asciutto in profondità, evitando di bagnare eccessivamente il terreno. Durante i periodi di crescita attiva, potrebbe essere necessaria una innaffiatura più frequentemente.
In generale, bisogna assicurarsi che il terreno in cui è piantata abbia un buon drenaggio per evitare ristagni d’acqua che potrebbero danneggiare le radici della pianta. Meglio utilizzare un terreno ben drenato e aggiungere del materiale organico per migliorare la struttura del terreno.
Quando potare le ginestre
La potatura della ginestra è preferibile dopo la fioritura, per rimuovere i fiori e i rami secchi, malati o danneggiati e favorire una nuova crescita. Ridurre anche la dimensione dei rami principali di circa un terzo aiuta a mantenere la forma desiderata della pianta e stimolare una fioritura più rigogliosa.
Concimare le ginestre con moderazione
La ginestra va concimata moderatamente durante il periodo di crescita attiva e sana, e per favorire una fioritura rigogliosa. Meglio utilizzare un fertilizzante equilibrato, da diluire secondo le istruzioni riportate sulla confezione per evitare sovraconcimazioni.
Durante la crescista e lo sviluppo della pianta, bisogna monitorare attentamente la pianta per individuare segni di infestazioni da parassiti o malattie. Quando si notano afidi, ragnetti rossi o altri parassiti, bisogna intervenire tempestivamente utilizzando prodotti specifici o rimedi naturali.
Come coltivare la ginestra in vaso
Oltre alle cure summenzionate, per coltivare la pianta in vaso è fondamentale scegliere un contenitore sufficientemente grande, con fori di drenaggio, per favorire lo sviluppo delle radici e il deflusso dell’acqua in eccesso. Si possono adottare alcuni trucchi e rimedi casalinghi per mantenere il terreno ben drenato, evitando ristagni idrici. Eccone alcuni:
- Le biglie di argilla: il metodo consiste nel porre sul fondo delle biglie di argilla espansa che migliorano il drenaggio del terreno;
- Terriccio con sabbia e torba: mescolando terriccio per piante da fiore, con sabbia e torba, si può garantire un buon drenaggio e un ambiente favorevole alla crescita della pianta.
Dove posizionare il vaso delle ginestre
Una volta seminata, o trapiantata, il vaso andrebbe posizionato in un luogo soleggiato, evitando le zone esposte a venti forti che potrebbero danneggiare i delicati rami della pianta.
Al contrario, sopporta bene la siccità e non richiede molta acqua. Tuttavia, durante i periodi di crescita attiva e di fioritura, bisogna mantenere il terreno moderatamente umido.
La ginestra: simbolo di resistenza e coraggio
Questa pianta, proprio perché resistente alla siccità e alle avversità della natura, simboleggia il coraggio e la residenza. A lodarne queste qualità è Giacomo Leopardi, con la sua penultima lirica dal titolo “La ginestra” o “Il fiore del deserto”, scritta nella primavera del 1836. Nell’ultima strofa Leopardi rievoca l’immagine della pianta in una Pompei che sta per essere travolta dall’eruzione del Vesuvio.
Questo umile fiore, afferma Leopardi, sarà presto sopraffatto dalla potenza della lava in eruzione. Tuttavia, il poeta vede nella ginestra un simbolo di coraggio e resistenza estrema di fronte a un destino inevitabile. A differenza dell’uomo, il fiore accetta con umiltà il suo destino, senza opporre resistenza al peso della lava.