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Tradizionalmente associato al mondo vitivinicolo, il sughero entra in casa per arredare gli interni domestici con originalità. I mobili in sughero sono leggerissimi, sostenibili e durevoli e, da soli, riescono a trasformare e personalizzare un intero ambiente, comunicando il gusto e lo stile di chi lo abita.
I mobili in sughero di Jasper Morrison
Uno dei maestri che ha sperimentato per primo a livello industriale con i mobili in sughero è Jasper Morrison, designer britannico noto per il suo approccio minimale e virtuoso al design. La sua collezione in sughero si chiama Cork Family, progettata per Vitra, formata da chaise longue, tavolini, librerie e sedute che riutilizza gli scarti di produzione dei tappi da vino. Il sughero è materiale che crea atmosfera, e che suggerisce un modo virtuoso e sostenibile di produrre mobili e arredare casa.
Sughero è bello
Dopo gli esperimenti di Jasper Morrison, che da grande pioniere qual è ha suggerito un materiale alternativo per produrre in modo sostenibile, sono numerosi gli altri esempi in sughero che si sono succeduti negli anni. Si realizzano in sughero pareti divisorie leggere e mobili, belle da toccare perché dalla caratteristiche superficie materica del sughero; si ideano intere collezioni di arredi, dai tavolini alle sedute, dai mobili contenitori agli arredi da giardino, fino ai piccoli complementi e ai dettagli decorativi.
Il sughero, resistente e facile da mantenere
Il sughero è un materiale resistente, facile da mantenere, con elevate e numerose proprietà. Leggero, elastico, ignifugo, isolante termicamente e acusticamente, tant’è che il sughero è spesso utilizzato per creare pareti divisorie che isolano dai rumori. Un materiale che porta un po’ di natura dentro le quattro mura domestiche, e allo stesso tempo indica una via sostenibile alla produzione, scegliendo per esempio il sughero riciclato proveniente dai tappi usati o difettosi delle bottiglie di vino e dagli scarti dell’industria vitivinicola.