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Ecco le ultime novità nel campo dell’arredamento di interni. Il funky! Direttamente dagli anni Settanta, le vecchie sonorità groove e le forme sinuose, si impossessano nuovamente degli interni delle abitazioni per unire il vecchio con il nuovo. Ma vediamo come tutto è nato.
Una musica che prende forma
Mai come per la musica funky un certo tipo di sonorità richiama in maniera così esplicita delle forme e dei colori. Diffusasi a macchia d’olio negli anni ‘70 (specialmente negli Stati Uniti), la musica funky ha unito l’eredità psichedelica del decennio precedente e la malinconia del blues alla nuova ritmicità di uno slancio astratto verso il futuro degli anni ‘80. Quelle forme sinuose, spesso dai colori accesi rappresentano questa insolita unione.
Il funky e l’arredamento
Non esistono dei parametri rigidi per arredare in stile funky (altrimenti non si potrebbe definire tale), ma sicuramente l’eclettismo musicale è rispecchiato in un arredamento eccentrico, dai colori vivaci e dai contrasti di forme e colori. Lo stile funky può essere espresso anche e soprattutto dalla presenza di elementi stravaganti e fuori dal comune, in disaccordo con le norme di arredamento canoniche.
Le parole chiave: Mix & match
Se volete sperimentare un arredamento fuori dal comune e ricco di colori (in controtendenza rispetto alle ultime correnti monocromatiche) allora lo stile funky fa per voi! Abbinare e mischiare sono le due parole da tenere a mente: mescolate colori, forme e sensazioni per trovare la miscela adatta a casa vostra e alla vostra libertà espressiva.
Un tocco di classe: le ghost notes
Le ghost notes, in ambito musicale, contribuiscono a rendere una sequenza armonica e più completa. In arredamento invece per ghost notes, si intendono quei dettagli e quelle attenzioni ai particolari che rendono il design ben definito e perfettamente calato nel contesto casalingo.
Possono essere delle finiture della mobilia; degli specchi o delle lampade particolari; un quadro o addirittura un impianto stereo.