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I dati dell’analisi fornita dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa mostrano un mercato immobiliare residenziale in lieve ripresa anche nelle città minori. Complice l’alta qualità della vita e i grandi interventi di rigenerazione urbana, i piccoli centri cittadini interessano sempre più gli investitori immobiliare.
Abbiamo vissuto un periodo difficile dato dalla pandemia ma gli ultimi dati emersi dalle analisi del mercato immobiliare dell’ultimo semestre 2021, registrano un ritorno all’investimento immobiliare. Le grandi città restano i punti di maggiore attrattiva per chi vuole investire nel mattone, ma non vanno dimenticate le piccole città di provincia di cui è fatta l’Italia. Centri piccoli dove la qualità di vita è ancora elevato, cittadine attive che oggi sembra stiano ritornando di interesse per il mercato immobiliare residenziale.
A fare una fotografia del settore real estate delle città italiane è lo studio condotto dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, che questa volta pone attenzione in particolare alle piccole città fornendo i dati raccolti a partire dal secondo semestre del 2021.
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Il mercato residenziale in ripresa
Emerge dallo studio che la domanda di casa non si è arrestata così come il desiderio di acquistare la prima casa o di migliorare quella già esistente. Anzi è emerso che l’anno 2021 ha chiuso con 749 mila compravendite: una crescita del 34% rispetto al 2020 e del 24% rispetto al 2019.
Nel secondo semestre del 2021 i valori immobiliari continuano a crescere e mettono a segno, in tutte le realtà territoriali, un risultato migliore rispetto al semestre precedente confermando quindi l’ottimo stato di salute del mercato.
Le grandi città hanno registrato un recupero dei prezzi dell’1,8%, i capoluoghi di provincia dell’1,9% e l’hinterland delle grandi città dell’1,3%.
Decisamente positivo quindi il trend dei capoluoghi di provincia che chiudono con un aumento dei prezzi dell’1,9%. Anche in questo semestre le realtà più piccole e a misura d’uomo riescono a mettere a segno un buon risultato, a conferma di quanto era emerso nella prima parte dell’anno.
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I prezzi degli immobili nelle cittadine
Prendendo in esame alcune cittadine, questo è l’andamento dei prezzi registrato nel secondo semestre 2021 rispetto alla prima parte del 2021.
- Pisa: +11,7%
- Udine: +10,6%
- Livorno: +8,3%
- Arezzo: +8,3%
- Barletta: +7,9%
- Trieste: +7,6%
- Pesaro: +7,6%
- Vercelli: +7,1%
- Ravenna: +7,1%
- Trento: +6,8%
- Prato: +5,1%
- Pistoia: +5%
- Monza: +4,8%
- Ferrara: +4,6%
I capoluoghi di provincia hanno chiuso con una crescita dei valori complessivi dell’1,9%, ma in particolare merge dalla tabella che diverse realtà che hanno registrato prezzi in aumento.
Questo è accaduto soprattutto in piccoli centri urbani, a misura d’uomo e con una buona qualità di vita grazie ad aree verdi cittadine, a zone pedonali, a servizi per cittadini, dotate di bei centri storici e delle bellezze della natura, ma anche oggetto di imponenti interventi di riqualificazione.
Ad esempio:
- Livorno che vede una crescita dei prezzi dell’8,3% e per la quale sono in previsione importanti lavori di riqualificazione e potenziamento del porto;
- Trieste che ormai da diversi semestri evidenzia un recupero dei valori immobiliari. Infatti, il capoluogo del Friuli da tempo è oggetto di interesse di acquisti da parte di investitori nazionali e internazionali e in più ha in essere il progetto di riqualificazione del porto Vecchio;
- Monza che ha dalla sua la vicinanza a Milano tanto che molti residenti milanesi si stanno trasferendo nella cittadina brianzola, più vivibile e con molte aree verdi.
Da segnalare poi che diversi capoluoghi della classifica sono anche sede di importanti poli universitari.
Quanto tempo per vendere casa nelle piccole città
Un altro indice interessante fornito dall’analisi riguarda il tempo necessario per vendere casa: monitorare la tempistica, infatti, è indice dello stato di salute del mercato immobiliare.
- Nelle grandi città si è passati dai 118 giorni di un anno fa a 114;
- Nei capoluoghi di provincia si passa da 146 giorni a 138;
- Nell’hinterland delle grandi città da 157 a 144 giorni.
Il dato, quindi, comunica che c’è un lieve miglioramento anche nelle tempistiche di vendita.
* Questo contenuto ha scopo informativo e non ha valore prescrittivo. Per un’analisi strutturata su ciascun caso personale si raccomanda la consulenza di professionisti abilitati.