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L’inverno pugliese, mite e soleggiato, permette di girare per la regione assaporandone le bellezze naturali e architettoniche.
Tra queste ultime, spicca lo stile romanico che caratterizza le chiese più belle della regione che si distinguono per imponenza e maestosità.
Questo stile architettonico, che si sviluppa tra l’XI e il XIII secolo, acquisisce in questa regione caratteristiche così particolari da venir definito romanico pugliese.
Vediamone alcuni esempi eccellenti.
La cattedrale di Trani
È la più eclatante rappresentazione del romanico pugliese.
Dedicata a Santa Maria Assunta, si sviluppata in verticale e, con un profilo slanciato, svetta sul mare. Consacrata nel 1143, fu edificata su una precedente chiesa, a sua volta eretta sui resti di un edificio di culto del IV secolo, ancora visibile al di sotto della cripta.
La caratteristica principale è l’altissimo campanile (59 m).
La Basilica di San Nicola di Bari
Il primo esempio che viene in mente, quando si parla di romanico pugliese, è la Basilica di San Nicola.
Fu costruita nel 1087, quando le reliquie di San Nicola vennero trafugate dalla Turchia e portate a Bari.
È costruita sui resti di un edificio bizantino. La chiesa è aperta al doppio culto, cattolico e ortodosso.
Duomo di Altamura
Fu costruito nel 1232 da Federico II di Svevia, con l’intento di ripopolare la città. Nel corso dei secoli, a subito alcune modifiche stilistiche, che l’hanno resa ancora più unica.
Lo stile dell’esterno è romanico-gotico, mentre l’interno è barocco.
Con regio decreto, nel 1940, la cattedrale di Santa Maria Assunta di Altamura è stata nominata monumento nazionale italiano.
Cattedrale di Otranto
Intitolata a Santa Maria Annunziata, è uno degli edifici più importanti della Puglia sia dal punto di vista religioso che storico.
La Cattedrale fu eretta nel XII secolo su alcuni insediamenti di epoca messapica, romana e paleocristiana.
Edificata, con più precisione, a partire dal 1068 viene consacrata nel 1088. Il particolare di maggior interesse è il mosaico pavimentale, il più grande d’Europa.
Il mosaico fu commissionato nel 1163 dall’arcivescovo di Otranto Gionata, ed eseguito dal monaco Pantaleone. “Suo intendimento è riprodurre con immagini quanto i suoi confratelli insegnavano e studiavano nel suo Monastero“, racconta don Grazio Gianfreda.
Concattedrale di Ostuni
Intitolata a Santa Maria dell’Assunzione, l’esterno è in stile romanico-gotico, mentre l’interno è barocco.
La concattedrale di Ostuni si trova alla sommità del colle più alto della città; la sua costruzione ebbe avvio nel 1435 e venne completata tra il 1470 e il 1495.
Il rosone centrale, tra i più grandi nel suo genere, presenta una simbologia molto particolare.
Nel 2011 è stata insignita del titolo di basilica minore.
Basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina
Si trova in Salento la basilica dedicata a Santa Caterina d’Alessandria. Fatta realizzare da Raimondello Orsini del Balzo nel 1383, un crociato successivamente diventato principe di Taranto, e fu completata nel 1391.
La data di ultimazione dei lavori è incisa sull’architrave della porta laterale della chiesa.
La sua fama è legata a un ciclo di affreschi gotici trecenteschi. Presenta, in realtà, una commistione di elementi dello stile Romanico e del Gotico, connessi insieme.