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Nell’ambito delle energie rinnovabili, oltre al fotovoltaico, in tutto il mondo si cercano anche altre soluzioni per produrre energia da fonti naturali e non inquinanti.
L’ultima novità proviene dal Giappone, dove alcuni ricercatori stanno mettendo a punto un sistema per produrre metano attraverso un processo fotosintetico, quello usato in natura dalle piante.
Vediamo di cosa si tratta e come funzionano i pannelli fotosintetici.
Che cos’è la fotosintesi artificiale
Il sistema dei nuovi pannelli ricalca il processo della fotosintesi, quello utilizzato dalle piante per la propria sopravvivenza e basato sullo sfruttamento dell’energia solare per produrre sostanze vitali.
Da tempo la fotosintesi artificiale è oggetto di ricerca scientifica e attraverso di essa i ricercatori tentano di riprodurre quella naturale.
In Giappone, di recente, il gruppo di ricerca di Kazunari Domen e gli studiosi dell’Università di Tokyo sono riusciti a replicare il processo vegetale con buoni risultati.
Lo scopo del progetto consiste nel trasformare l’energia solare in energia chimica e in particolare nel convertire la CO2, l’anidride carbonica, in nuove sostanze.
Gli scienziati giapponesi sono riusciti ora a realizzare pannelli fotosintetici all’avanguardia che producono metano.
Come funzionano i pannelli fotosintetici
Il team di ricercatori giapponesi già in passato aveva sviluppato un dispositivo fotocatalitico, ossia un sistema in grado di dividere l’acqua nelle sue due componenti, idrogeno e ossigeno, solamente grazie all’energia solare.
Partendo da questo risultato, gli scienziati hanno cercato un modo per utilizzare l’anidride carbonica e convertirla in metano.
Gli innovativi pannelli fotosintetici contengono delle celle di reazione rivestite da un fotocatalizzatore.
Esse, se riempite di acqua ed esposte ai raggi solari, liberano idrogeno e ossigeno.
Questi due gas vengono separati e l’idrogeno viene convogliato in una camera di reazione, nella quale reagisce con l’anidride carbonica producendo acqua e metano.